Regione, 8 milioni per dare una mano a chi cerca lavoro

Le risorse serviranno ai privati per organizzare servizi e corsi di formazione rivolti a chi è senza impiego

Serena Cipolla

La Regione stanzia i primi 8 milioni di euro reperiti attraverso i fondi europei per la realizzazione di progetti dedicati a formazione, istruzione e lavoro. E a pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova normativa regionale sul mercato del lavoro arrivano anche le risorse per la sua attuazione che permette ai privati di offrire servizi a chi cerca un posto. Parte dei fondi saranno impiegati per formare operatori e tecnici del settore pubblico e privato. Ma la novità più importante della legge è la possibilità per i cittadini di usufruire di oltre 2mila sportelli sul territorio, che comprendono Centri per l'impiego provinciali, società di lavoro interinale, associazionismo d'impresa, sindacati, università, centri di orientamento e riqualificazione professionale, Comuni. Anche Palazzo Marino sta lavorando in questa direzione. «Il Comune è nel comitato istituzionale di coordinamento regionale che garantisce i servizi attivi per il lavoro - spiega l'assessore alle Politiche del lavoro Andrea Muscaretti - anche noi forniremo intermediazione aiutando i cittadini a trovare occupazione e le imprese a reperire manodopera. Grazie ad un osservatorio, si potrà contare anche su percorsi formativi e riqualificazione professionale. «Attraverso i contatti con le imprese potremo pianificare le esigenze aziendali - dice Muscaretti - e orientare i disoccupati verso le figure professionali che le aziende cercano».
La recente normativa il cui relatore è stato l'assessore regionale Formazione e lavoro Gianni Rossoni, prevede anche la ricollocazione dei lavoratori over 45: «È un grande passo avanti - spiega -, permette di fornire strumenti efficaci a chi cerca lavoro». L’assessore propone di far entrare negli enti bilaterali composti da imprese e sindacati anche banche e agenzie di lavoro interinale per sostenere concretamente gli atipici nel periodo che intercorre tra la conclusione di un contratto e il reperimento di un nuovo posto.
Apprezzamenti anche dai sindacati. Il segretario Uil Claudio Negro propone di «creare un fondo previdenziale complementare regionale e aprire una trattativa con il ministero del Lavoro per dare la possibilità alla Regione di organizzarlo. Avere questa opportunità significa costruire un nuovo welfare sociale». Opportunità su cui per Rossoni si può ragionare: «Parliamone e vediamo se qualche banca è interessata all'operazione». Secondo Gianni Bocchieri, presidente di Apla, l'associazione delle agenzie per il lavoro, la nuova legge garantisce un mercato più aperto e «le agenzie potranno utilizzare l'autodichiarazione dei cittadini sulla disoccupazione, tagliando i tempi burocratici».

Massimo Ferlini, presidente di Compagnia delle Opere e Piazza del lavoro, che l'anno scorso ha dato occupazione a circa 6mila persone, sottolinea che «così si liberalizza la rete dei servizi al lavoro e il valutatore previsto dalla Regione controllerà l'efficienza».

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