
Tensione addominale e gonfiore dopo i pasti? Una condizione molto diffusa e che spesso è accompagnata da una sensazione di fastidio, e in alcuni casi anche di dolore. Un addome gonfio può creare disagio, anche dal punto di vista estetico, e non sempre camuffarlo con l'outfit può risolvere la situazione.
Per questo è importante porvi rimedio, magari con il supporto di soluzioni del tutto naturali e perfette per ridurre la condizione. Non solo il classico rimedio della nonna, ma pur sempre valido, ma anche una serie di metodi ottimali frutto di studi scientifici e ricerche. Vediamo insieme le 8 soluzioni utili per sgonfiare la pancia.
Pancia gonfia, quali sono le cause

La pancia può apparire più gonfia per diversi fattori, e di solito coincide con un accumulo di gas all'interno del tratto gastrointestinale. Tra le cause più comuni:
- consumo di cibi che possono favorire gonfiore come i legumi, i cereali integrali, una serie di verdure quali cavoli, cavolfiori, broccoli;
- un'alimentazione poco bilanciata e ricca di cibi grassi;
- alimenti FODMAP dall'acronimo inglese Fermentabili, Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi e (And) Polioli e che favoriscono una lenta fermentazione muovendosi più lentamente nell'intestino;
- assunzione di bevande che possono favorire l'accumulo di gas, come ad esempio le bibite frizzanti e gassate;
- intolleranze alimentari ad esempio al lattosio o al glutine;
- sindrome dell'intestino irritabile con eccesiva produzione di gas e dolore intestinale;
- problemi intestinali che possono portare a una forte stitichezza o alla diarrea;
- immissione di aria attraverso la masticazione, ad esempio mentre si mastica una gomma o una caramella, oppure mentre si mangia in modo nervoso o si fuma.
Una serie di cause che favoriscono tensione addominale, pressione e una forte sensazione di gonfiore che rende difficile il processo di evacuazione, con crampi e flatulenza. Per porvi rimedio è importante osservare il quadro d'insieme, partendo dall'alimentazione e dalle nostre scelte quotidiane. Di seguito otto metodi perfetti per sgonfiare la pancia.
Come sgonfiare la pancia, gli otto metodi risolutivi
Al gonfiore addomainale sono stati dedicati molti studi scientifici, con l'obiettivo di trovare una soluzione, un rimedio valido per contrastare la condizione di disagio. Ad esempio la Harvard Medical School ha identificato una serie di soluzioni, scientificamente provate, che possono alleviare se non ridurre il gonfiore. Ma non è l'unica perché sulla problematica in questione si sono concentrati innumerevoli studi, ricerche e test che hanno favorito la produzione di scritti, pubblicazioni e l'identificazione di molteplici rimedi utili. Di seguito gli 8 metodi più utili per ridurre il gonfiore addominale.
Più fibre nel piatto

Un classico di sempre ma valido ed efficace, ovvero introdurre le fibre all'interno della dieta quotidiana migliora la digestione e aiuta a ridurre il gonfiore addominale. Le fibre, ovvero le parti principali della parete cellulare delle piante, non vengono lavorate dagli enzimi che si trovano all'inizio dell'apparato intestinale e neppure all'interno del colon. La loro struttura complessa aiuta il transito intestinale agevolando una corretta regolarità, diminuendo la pressione imposta dalla feci e dal gas intestinale. Aiutano la digestione e prevengono la stitichezza.
Ridurre i carboidrati

I carboidrati semplici, ovvero i più comuni e presenti sulla nostra tavola, spesso sono contenuti naturalmente nel cibo o vengono addizionati ai prodotti alimentari in commercio. Vengono assimilati rapidamente dall'organismo che li usa come fonte energetica, ma che si tramutano molto rapidamente in zucchero. Per questo è fontamentale monitorarne il consumo quotidiano, per evitare gonfiore addominale ma anche un aumento del grasso addominale. Inoltre un'assunzione sbilanciata può favorire l'aumento della glicemia.
Mangiare con più consapevolezza

Come suggerisce lo studio condotto dalla Harvard Medical School è fondamentale mangiare con consapevolezza, per questo suggeriscono una serie di strategie utili a ridurre il gonfiore addominale.
- evitare di consumare il pasto mentre si guarda la TV, il computer o lo smartphone, la concentrazione deve essere rivolta al piatto;
- mangiare seduti assumendo una posizione comoda e consona;
- servire il cibo nel piatto evitando di consumarlo in piedi, magari all'interno di un contenitore per la conservazione;
- mangiare con calma, masticando il cibo con cura per circa 30 volte, dedicandogli tempo e attenzione;
- mangiare con le bacchette oppure utilizzando la mano non dominante, ad esempio se si scrive con la destra si può provare a mangiare con la sinistra. Questo allungherà i tempi del pasto favorendo bocconi più piccoli.
L'attività fisica aiuta

Praticare attività fisica migliora la salute e, principalmente, allontana la sedentarietà migliorando anche il benessere dell'intestino. Secondo una revisione pubblicata sul Journal of Rehabilitation Medicine l'attività fisica è di grande aiuto anche per diminuire le problematiche date dalla sindrome dell'intestino irritabile, e di conseguenza anche il gonfiore. Bastano 15 minuti di camminata dopo i pasti per ridurre visibilmente la problematica, meglio ancora se si ha tempo da dedicare a sport più attivi come il nuoto, la corsa, la bicicletta ma anche allo yoga.
Attenzione allo stress

Lo stress è un nemico giurato, non solo rende la quotidianità più complicata ma ci spinge a cercare consolazione nel cibo. Alimenti e prodotti che, in apparenza, placano lo stato di malesse ma che in realtà contribuiscono ad aumentare il gonfiore addominale e a rendere la salute più incerta. Per questo è importante dare priorità alla salute mentale, magari con il supporto di uno psicoterapeuta, e dedicando del tempo alla meditazione e alle pratiche di rilassamente e di respirazione consapevole.
Un aiuto dalle spezie e dalle piante carminative

Tra i rimedi per sgonfiare la pancia non possono certo mancare quelli che la natura ci offre in abbondanza, e che le nonne impiegavano un tempo con successo. La pubblicazione Nutrition Today ha concentrato la sua attenzione sulle potenzialità benefiche dell'anice, in grado di migliorare la digestione e ridurre in modo significativo il fastidio epigastrico e il gonfiore. Non solo, ad esempio il finocchio selvatico migliora la motilità intestinale, la menta favorisce la digestione, seguita dal cumino, dalla camomilla e dalla melissa.
Stop alle cattive abitudini

Per ridurre il gonfiore addominale è necessario cambiare la routine quotidiana, attraverso piccoli ma costanti cambiamenti. Ad esempio riducendo gli alcolici, eliminando le bevande gassate, riducendo il consumo di latticini e consumando con moderazione la frutta e la verdura in grado di gonfiare l'addome, ad esempio le crucifere. Puntare a una dieta più equilibrata e sana, ricca di grassi insaturi e benefici come l'olio d'oliva, le noci, l'avocado, il salmone, le uova. Evitando tutte quelle abitudini ormai consolidate che possono peggiorare il problema, ad esempio masticare caramelle e gomme, oppure fumare. Lasciando più spazio al rituale del sonno e del riposo, e alla preprazione dei pasti casalinghi perché cucinare a casa consente di controllare ciò che si mangia e le porzioni. Infine tenedo nota del percorso giornaliero, annotando su un quaderno tutte le abitudini quotidiane così da monitorarle con cura. In modo da evitare di abbinare cibi troppo complessi tra di loro, come carne, pane e pasta, o di ricorre all'utilizzo di lassativi che favoriscono l'effetto contrario.
Carbone vegetale in aiuto

Noto anche come carbone attivo o carbone attivato, è una polvere ottenuta dalla lavorazione del legname e dei prodotti di origine vegetale, solitamente pioppo, salice, betulla, gusci delle noci di palma o di cocco. Subisce una sorta di combustione controllata che favorisce la creazione di un prodotto poroso, una caratteristica necessaria per assorbire i gas intestinali evitandone così l'accumulo. È un prodotto naturale che va assunto su consiglio medico o dell'erborista.
Come abbiamo visto è possibile ridurre o combattere il gonfiore addominale, questi otto
metodi possono facilitare il percorso e migliorare la salute. Ma se il problema dovesse persistere è bene chiedere supporto al medico di fiducia, che potrà suggerire la soluzione più utile per il singolo caso.Leggi anche: