Accuse, richieste di dimissioni e un'interrogazione parlamentare. Dopo il maxi rogo all'impianto di rifiuti sulla Salaria, le opposizioni attaccano la giunta di Virginia Raggi.
"Ancora una volta, l'ennesima, viene confermata la dilettantesca gestione dei rifiuti dell'amministrazione Raggi", accusa Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. "Il Movimento 5 stelle dice 'no' ai termovalorizzatori, e poi la Capitale d'Italia brucia", prosegue Gelmini, che poi mette nel mirino il vicepremier Luigi Di Maio: "Dia un segnale di condanna in merito al lavoro della giunta grillina di Roma: se tace è complice di questo disastro".
Il gruppo parlamentare di Forza Italia si è mosso anche nelle sedi istituzionali: Pierantonio Zanettin, deputato azzurro, ha presentato stamane un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Nell'atto ispettivo si chiede "di conoscere le concentrazioni di diossina riscontrate stamattina nell'area di Roma nord interessata dall'incendio dell'impianto Ama e quali iniziative di propria competenza il Governo intenda assumere per garantire, almeno nelle feste natalizie, un dignitoso smaltimento dei rifiuti".
Protesta anche il Pd. Stefano Pedica, membro della direzione, chiede la testa dell'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari: "Adesso basta! L'impianto del Tmb di via Salaria è una vergogna e va chiuso immediatamente. Il Campidoglio la smetta di prendere in giro i cittadini e l'assessore all'Ambiente Montanari si dimetta".
Mentre Monica Cirinnà se la prende con il sindaco Raggi: "Non ha fatto nulla ha fatto per lo smaltimento dei rifiuti, non ha una strategia per affrontare la questione. E i cittadini romani vedono ora la Capitale trasformata nella 'terra dei fuochi'".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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