Salute

Gli alimenti che migliorano la fertilità maschile

La fertilità maschile è sempre più in calo in Italia. Il problema è legato a diversi fattori come una scorretta alimentazione. Ecco una lista di alimenti preziosi in grado di contrastare l’infertilità maschile secondo gli esperti

Gli alimenti che migliorano la fertilità maschile

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’infertilità maschile una vera e propria malattia sociale.

In Italia si stima che la fertilità maschile è nettamente in calo negli ultimi anni. Numerose sono le coppie che si rivolgono ai centri specializzati per avere un figlio. Tra le cause di questo problema vi sono le radiazioni, le sostanze tossiche e i microtraumi a cui si è continuamente esposti.

Anche la scorretta alimentazione e abitudini errate incidono su questo problema, peggiorando la situazione. Secondo gli esperti di andrologia, la fertilità maschile si può migliorare e incentivare anche a tavola. Bisogna seguire una dieta sana ed equilibrata ricca di antiossidanti, frutta e verdure a foglia larga. Ecco una lista di cibi preziosi che potrebbero limitare questo problema:

- Pomodoro: è considerato il principe della tavola. Ricco di licopene, migliora la motilità degli spermatozoi. Ha effetti positivi anche nel trattamento del tumore della prostata;

- Verdure a foglia larga: sono alimenti ricchi di vitamina E, C, D e folati; - Pesce e molluschi: sono alleati preziosi insieme ai latticini, alla frutta e i cereali;

- Noci e frutta secca: fonti preziose di omega 3 e sali minerali;

- Olio di oliva a crudo: integrato con piccole quantità di olio di semi;

- Integratori alimentari a base di antiossidanti: carnitina, coenzima Q10, vitamine del gruppo B ed L-arginina insieme alla vitamina C sono comunemente prescritti in persone con infertilità idiopatica.

Tra le raccomandazioni più diffuse quella di limitare carni lavorate, patate, latticini grassi, latte intero, caffè, alcol e bevande zuccherate. Essi hanno mostrato effetti negativi sulla qualità del liquido seminale.

La ricerca si è concentrata negli ultimi anni sull’analisi degli acidi grassi omega 3 contenuti in noci, olio di cocco e crostacei. Questa attenzione è legata al fatto che gli stessi spermatozoi contengono un'elevata proporzione di acidi grassi polinsaturi.

Sono proprio questi a giocare un ruolo cruciale nella fase del concepimento.

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