Salute

Bagno in mare dopo mangiato, le regole per la salute

Bagno in mare, niente di più rinfrescante durante una torrida giornata estiva. Ma ci si può immergere dopo aver mangiato? Scopriamolo insieme

Bagno in mare dopo mangiato, le regole per la salute

Tuffarsi in mare quando il sole diventa troppo opprimente è il modo migliore per raffreddare il corpo, traendo innegabili benefici. Ma la voglia di sguazzare in acque fresche e rigeneranti spesso si scontra con una digestione lenta e magari appesantita da cibi non così light.

Ne sanno qualcosa i genitori che si ritrovano a battagliare con i figli, per impedirgli il classico tuffo in acqua subito dopo pranzo. Una decisione sicuramente complessa, in particolare se l'afa è pressante e i piccoli inscenano i capricci. Ma come bisogna comportarsi? Quanto tempo è bene attendere prima di rinfrescarsi in mare?

Le tempistiche della digestione

Tuffi

La digestione e le sue tempistiche cambiano anche in base al cibo assunto e ai suoi quantitativi, per questo il processo può subire variazioni differenti. Il tutto avviene nella cavità orale, nello stomaco e poi prosegue nel primo tratto dell'intestino attraverso una serie di processi chimici, utili a tramutare il cibo in sostanze facilmente assimilabili e benefiche per il corpo. Il processo digestivo è molto complesso, ha inizio pochi minuti dopo l'ingestione del pasto, con tempistiche che possono variare, in particolare se liquido o solido. Come anticipato coinvolge diversi organi del corpo attivando meccanismi neuro-ormonali, chimici e meccanici specifici che avvengono in modo coordinato tra di loro.

Questo genere di operazione richiede un massiccio afflusso di sangue verso lo stomaco e l'intestino, come parte attiva durante la digestione. Rendendo complessa ogni altra tipologia di attività che richiede energia, come ad esempio nuotare. Questo può produrre crampi, malessere, affaticamento ma anche congestione. Una situazione difficile da gestire se avviene in acqua. Perché lo shock termico può condurre al collasso, allo svenimento e nei casi peggiori anche alla morte. Il flusso sanguigno devia verso lo stomaco e l'intestino aumentando, così, la temperatura dell'area. Per questo immergersi in acqua, magari fredda, può favorire uno sbalzo importante che può incidere sul flusso stesso e sul benessere. Una condizione che può rivelarsi dannosa anche lontano dai pasti, per questo è sempre bene muoversi con consapevolezza senza agire d'impulso.

Bagno in mare dopo pranzo, tutte le regole

Nuotare in mare

Gli esperti, da sempre, si dividono sulle tempistiche da considerare dopo i pasti, prima di immergersi nell'acqua di mare. C’è chi consiglia di aspettare dai 20 ai 60 minuti chi tre ore ma in realtà sono altri i fattori da valutare prima di effettuare un buon bagno.

  • La prima regola riguarda lo sbalzo termico che è fondamentale evitare, in particolare se fa molto caldo e l'acqua è fredda. In questo caso è bene attendere la fine della digestione, cioè le tre ore canoniche
  • Se il pasto è stato leggero e moderato ci si può rinfrescare senza tuffarsi, ma attraverso un'immersione graduale bagnando le parti del corpo poco alla volta. Così da abituarlo alla nuova temperatura ma rimanendo sempre nei pressi della riva, in particolare se il bagnante è un bambino
  • In caso di poca energia o mancanza di forze è meglio non fare il bagno, rinfrescando solo i piedi e la fronte. Evitando lo stress termico, in particolare se si sta sudando troppo
  • Digestione lenta e bagno in mare, non certo un connubio ottimale. Per questo è meglio prediligere cibi leggeri, ricchi di acqua ma poco calorici, con cotture light e poco elaborate. Preferendo l'acqua a bevande troppo zuccherate, alcoliche o ghiacciate.

La tempistica dell'immersione in acqua, in realtà, deve tener conto di molti fattori, come già accennato, oltre che delle condizioni fisiche personali.

Se non si è nel pieno delle forze e se la digestione sta procedendo in modo complesso, meglio ritardare l'entrata in mare passando, un po' di tempo all'ombra con un buon libro, giocando sotto l’ombrellone o riposando serenamente.

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