Christmas Blues, perché a Natale si è tristi?

Non tutti vivono le festività natalizie con gioia e calore. Spesso sentimenti di desolazione e angoscia possono prendere il sopravvento

Christmas Blues, perché a Natale si è tristi?

Le luci abbracciano le buie strade invernali, riscaldandole con i loro sorrisi intermittenti. Nelle case si riassapora lo spirito del focolare che accoglie e protegge pensieri di rinascita e di speranza. E poi gli alberi addobbati, le tavole imbandite, i regali scambiati e da scartare: il Natale è da sempre considerato il periodo più magico dell'anno, quel respiro sospeso tra il desiderio di fraternizzare e la voglia di riscoprire il proprio bozzolo interiore.

Eppure non è così per tutti. Sempre più diffuso, infatti, è il cosiddetto "Christmas Blues", una condizione caratterizzata da una profonda tristezza che attanaglia l'anima proprio durante il periodo delle festività. Tutti possono soffrirne, anche se esistono persone maggiormente predisposte che rientrano in tre grandi gruppi:

  • soggetti che stanno elaborando un lutto o sperimentando una separazione dolorosa;
  • soggetti con problematiche finanziarie o con conflitti familiari irrisolti;
  • soggetti che vivono la socializzazione con ansia.

Sarebbe bello poter tornare bambini e accogliere il Natale con gioia e meraviglia. Ma non si possiede una bacchetta magica in grado di riavvolgere i nastri del tempo. Abbiamo però a disposizione i consigli degli esperti di Guidapsicologi.it che ci spiegano quali sono i sintomi del Christmas Blues e cosa si può fare per gestire l'umore instabile, per accogliere e lasciare poi scivolar via la malinconia.

Christmas Blues, perché si è tristi a Natale?

Natale candela

Diverse sono le motivazioni che ammantano il Natale di sentimenti quali ambascia e nostalgia. In questi giorni in cui tutta la famiglia si riunisce, la mancata presenza di una persona cara può essere percepita con dolore più vivo. L'assenza, dettata da distanza, morte, divorzio o separazione, fa precipitare il soggetto in uno stato di ansia e di desolazione tale da indurlo a isolarsi dal contesto che lo circonda.

Ricordi e pensieri ossessivi rendono l'altrui allegria non condivisibile. Il Natale è solo una parentesi buia che amplifica le sofferenze passate e presenti. Sembra poi che in questo periodo si scatenino i dissapori latenti tra alcuni componenti della famiglia. Vecchi screzi, difformità di vedute, speranze disattese graffiano la sensibilità personale, facendo sanguinare ferite che sembravano ormai cicatrizzate.

La pressione economica è un altro fattore che influisce sull'umore. Le spese sostenute per pranzi, cene e regali possono generare stress e accrescere la consapevolezza di eventuali problemi finanziari. Allo stesso modo agisce il bilancio di quanto accaduto durante l'anno che sta finendo. Si è portati a focalizzare l'attenzione sugli aspetti negativi e tale analisi genera apprensione per il futuro.

Non bisogna poi dimenticare lo struggimendo per l'età dell'infanzia ormai perduta. Esistono, infine, persone che non amano il Natale e che sono costrette a seguire una serie di riti e usanze solo perché, socialmente, ci si aspetta ciò da loro. Questa imposizione genera frustrazione e senso di smarrimento.

Come riconoscere il Christmas Blues

Tristezza Natale

Sintomi caratteristici del Christmas Blues sono sentimenti di ansia, delusione e tristezza accompagnati da declino o appiattimento emotivo. Sono comuni alla depressione, ma rispetto a quest'ultima che è caratterizzata da un perpetuarsi della sintomatologia, essi svaniscono al termine delle festività. Le manifestazioni possono essere raggruppate in tre livelli:

  • livello cognitivo: chi sperimenta il Christmas Blues si concentra solo sugli aspetti negativi del Natale che viene considerato come una mera operazione di marketing. La rabbia e la disillusione, dunque, non fanno pensare alla festa in termini di rinascita spirituale e di condivisione emozionale;
  • livello emotivo: come già detto, un individuo alle prese con il Christmas Blues deve fare i conti con una gamma di emozioni chiaroscurali. Tra queste, la solitudine, appare ancora più amplificata;
  • livello comportamentale: si cerca di evitare ogni genere di incontro con amici e parenti, la spesa diventa fonte di estrema stanchezza e la tensione, che di giorno può essere somatizzata (cefalea, mal di stomaco, dolori muscolari), di notte si traduce in insonnia.

Come trascorrere un Natale sereno

Natale

Il Christmas Blues non si vince senza consapevolezza. Il passo più importante da compiere è quello di prendere piena coscienza dei propri sentimenti e, soprattutto, di non giudicarli. Ogni emozione possiede una voce che non deve passare inascoltata. Accogliere la tristezza significa, dunque, darle dignità e ammansirla per meglio superarla. Una volta preso atto dei propri stati d'animo, è possibile recuperare l'entusiasmo dell'infanzia seguendo alcune strategie:

  • decorare casa: aprire le porte alla creatività permette di creare una connessione con il bambino che da sempre vive dentro di sé;
  • recuperare una tradizione importante: al pari della creatività, anche il perpetuarsi di alcuni aspetti del passato stimola il rapporto con il proprio bimbo interiore;
  • gestire lo stress: si possono mettere in atto una serie di accorgimenti per allentare la tensione. Pianificare lo shopping, ad esempio, per cercare qualcosa di fantasioso a poco prezzo.

Può capitare, però, che il cattivo umore prenda il sopravvento.

In questo caso è bene rimanere attivi e non isolarsi, mettendo al corrente i propri cari delle difficoltà che si stanno attraversando. La salute fisica e quella mentale, infine, sono strettamente connesse. Mantenere un buon ritmo del sonno e una dieta equilibrata è fondamentale.

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