Ingrediente principale del curry, un composto speziale di origine indiana, il cumino è una spezia che si ricava da una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Apiaceae, il Cuminum cyminum. Coltivato in zone aride (Egitto, Turchia, India, Iran, Messico), questo arbusto presenta un fusto con un'altezza che varia dai 20 ai 40 centimetri. Le foglie sono di colore verde chiaro, i fiori invece hanno sfumature bianche e rosa. Dello stesso si utilizzano i semi che nella forma ricordano quelli del finocchio; sono infatti allungati e si caratterizzano per il sapore intenso e alquanto piccante. Esistono diverse varietà di cumino: quello dei prati con un carattere meno pungente, quello nero noto come Nigella Sativa utilizzato sin dall'antichità per curare i disturbi urinari, bronchiali e l'artrite. Infine il cumino nero persiano dal gusto dolce simile a quello delle castagne. Scopriamo ora insieme quali sono le proprietà e le virtù di questa spezia assai diffusa nel mondo orientale.
Cumino, un po' di storia
Si ritiene che il cumino sia originario dell'India, non a caso - come abbiamo già accennato - esso è l'ingrediente base del curry. Inoltre è citato nel più antico erbario indiano risalente al V secolo avanti Cristo. I suoi semi sono stati, altresì, ritrovati nel sito archeologico siriano di Tell ed-Der (secondo millennio avanti Cristo) e nella tomba del faraone Tutankhamon. Menzionato nella Corano e nella Bibbia (Vecchio e Nuovo Testamento), esso veniva impiegato anche dai Romani e dai Greci. I primi solevano triturarlo per trasformarlo in una crema da spalmare sul pane. I secondi, invece, custodivano i semi in contenitori posti sulla tavola e li macinavano poco prima del pasto.
In epoca medievale la fama della spezia fu avvolta da un'aura di superstizione. Nell'Italia Settentrionale, ad esempio, era il mangime prediletto dei polli poiché i contadini credevano che il suo consumo non avrebbe mai fatto allontanare gli animali. La credenza presto si diffuse anche fra le donne che offrivano ai mariti alimenti preparati con il cumino. Esso divenne nel tempo simbolo dell'amore e della fedeltà. A tal proposito in Piemonte le nonne donavano alle nipoti del pane con i semi ricavati dalla pianta affinché i fidanzati fossero legati ad esse da un sentimento eterno.
Le proprietà del cumino
Considerato il suo sapore avvolgente e sfaccettato e il suo apporto calorico (circa 370 calorie per 100 grammi), il cumino deve essere usato in minime quantità. Ricco di proteine e di fibre, contiene altresì sali minerali:
- Ferro;
- Magnesio;
- Calcio;
- Fosforo;
- Rame;
- Zinco;
- Potassio;
- Selenio;
- Manganese;
- Sodio.
Vitamine:
- Vitamina B1;
- Vitamina B2;
- Vitamina B3;
- Vitamina B6;
- Vitamina B9;
- Vitamina C;
- Vitamina K.
E altri costituenti:
- Acido oleico;
- Acido linoleico;
- Carvone;
- Flavonoidi;
- Mucillagini.
I benefici e le controindicazioni
Utilizzato per insaporire tisane e pietanze, il cumino è un vero e proprio alleato della salute. I suoi benefici sono innumerevoli. Infatti:
- Ha un'azione antinfiammatoria: è stato dimostrato che i flavonoidi contenuti nell'olio ricavato da questa spezia riducono le citochine pro-infiammatorie la cui attività è spiccata in disturbi quali la sindrome del colon irritabile e le malattie infiammatorie intestinali
- Stimola la digestione: sotto forma di decotto, soprattutto se associato ad altri rimedi fitoterapici (semi di finocchio, carciofo, coriandolo, cardamomo), allevia i sintomi della cosiddetta cattiva digestione (dolore allo stomaco, senso di pienezza, eruttazioni frequenti). Inoltre favorisce l'eliminazione dei gas intestinali
- Contrasta l'ipercolesterolemia: secondo una ricerca tre grammi di polvere di cumino diminuiscono i livelli di colesterolo cattivo e dei trigliceridi nelle donne obese e in sovrappeso
- Ha un potere antiossidante: merito del selenio e dei flavonoidi che combattono l'azione dannosa dei radicali liberi
- Ha virtù antibatteriche e antimicrobiche: un'indagine ha svelato le proprietà antimicotiche e antibatteriche della spezia che agisce soprattutto contro la candida e l'Helicobacter pylori
- Facilita il dimagrimento: questa pianta è detta termogenica poiché, stimolando il metabolismo, fa bruciare grasso e calorie più in fretta.
Generalmente ben tollerato, il cumino deve essere evitato in caso di allergia accertata allo stesso, durante la gravidanza, se si soffre di
epatopatie, se si assumono farmaci fotosensibilizzanti e terapie ormonali. Poiché l'olio essenziale potrebbe risultare aggressivo, sarebbe meglio non applicarlo direttamente sulla pelle ma diluirlo con altri oli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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