Salute

Lichen sclerosus vulvare di cosa si tratta

Una delle conseguenze più temibili della malattia è il carcinoma a cellule squamose della vulva, un tumore che in due casi su tre viene diagnosticato in ritardo

Lichen sclerosus vulvare: cause, sintomi e trattamento

Secondo le statistiche, a soffrirne è una donna su dieci. Stiamo parlando del lichen sclerosus vulvare, una dermatosi infiammatoria cronica che colpisce la cute e le mucose dei genitali esterni femminili. Il lichen sclerosus vulvare, che è più comune nel periodo che segue la menopausa, attacca il derma di queste zone anatomiche, provocandone l'assottigliamento, lo sbiancamento e la fissurazione. Il 15-20% delle pazienti vede la malattia estendersi ad altre aree cutanee quali i seni, le cosce, le spalle, il collo, i polsi e l'interno dela bocca. Purtroppo, nonostante i disagi che comporta e le conseguenze che derivano da un mancato trattamento, questo disturbo è ancora poco conosciuto. Scopriamo insieme quali sono le cause, i sintomi e come poter intervenire in maniera efficace.

Le cause del lichen sclerosus vulvare

Lichen

Le cause del lichen sclerosus vulvare non sono note con precisione, tuttavia si ritiene che nella sua insorgenza siano implicati fattori genetici, irritanti, infettivi, ormonali e ambientali. Attualmente esso viene classificato come patologia autoimmune poiché nel 60-80% delle pazienti sono stati rilevati anticorpi della proteina 1 della matrice extracellulare (ECM-1).

È stato altresì dimostrato che l'incidenza del disturbo è superiore nelle donne affetto da malattie autoimmuni della tiroide, da condizioni infiammatorie dermatologiche (psoriasi, lichen simplex, lichen planus, vitiligine) e che assumono contraccettivi orali nel periodo premenopausale. Non devono poi essere sottovalutati altri elementi:

  • predisposizione genetica. La ricorrenza familiare del lichen sclerosus vulvare è stata riscontrata nel 10-30% delle pazienti;
  • ormoni. Alla problematica si associa spesso una carenza estrogenica;
  • infezioni;
  • traumi locali;
  • abusi sessuali;
  • stress psicofisico.

I sintomi e le complicanze del lichen sclerosus vulvare

Donna

Il lichen sclerosus vulvare esordisce tipicamente con macchie bianche, piatte e lucide. Dopo qualche tempo queste si ispessiscono e la pelle circostante, diventando secca e sottile, tende a lacerarsi con facilità. A volte compaiono ulcere e lividi in seguito ad attriti anche lievi. Altri sintomi includono: prurito intenso, dispareunia, bruciore e secchezza. Nei casi più gravi possono formarsi aderenze e cicatrici.

Una delle complicanze più temibili del lichen sclerosus vulvare è il carcinoma a cellule squamose della vulva che, secondo le stime, colpirebbe il 5% delle pazienti. Si tratta di una neoplasia a lento accrescimento tuttavia, a causa di ritardi diagnostici, due casi su tre non vengono trattati prima del raggiungimento dello stadio avanzato.

La diagnosi e il trattamento del lichen sclerosus vulvare

Ginecologo

La diagnosi del lichen sclerosus vulvare si basa essenzialmente sull'anamnesi e sulla valutazione fisica delle lesioni. Essa viene confermata dalla biopsia, consistente nella resezione di una piccola parte del derma che viene poi analizzato al microscopio. Le visite specialistiche (ginecologiche e/o dermatologiche) devono essere ripetute almeno ogni sei mesi per poter escludere un'eventuale evoluzione maligna della malattia.

Il lichen sclerosus vulvare è una patologia cronica. La terapia, dunque, serve a rallentare la sua progressione e a lenire i sintomi. A tal proposito il medico può prescrivere creme idratanti e lubrificanti vaginali. A questi si associano corticosteroidi topici ultrapotenti, come il clobetasolo propionato. Per il mantenimento sono efficaci i cosiddetti inibitori della calcineurina.

Solo quando questa combinazione farmacologica risulta inefficace, è possibile ricorrere ai retinoidi orali o topici.

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