Il pesto batte il pomodoro. Ecco cosa vogliono a tavola gli under 12

I più piccoli non solo preferiscono il pesto alla pasta con il pomodoro, ma amano anche cozze e vongole. Lo rivela una ricerca condotta dal pediatra Italo Farnetani

Il pesto batte il pomodoro. Ecco cosa vogliono a tavola gli under 12

Basilico, olio, aglio, pinoli, pecorino e parmigiano: pochi semplici ingredienti danno vita a un capolavoro culinario, il pesto alla genovese. La Liguria, terra in cui l'uso delle erbe aromatiche era diffuso sin dal Medioevo, diede i natali a questo piatto nella seconda metà del XIX secolo quando la ricetta originale venne citata nell'opera "La cuciniera genovese" da un famoso gastronomo, Giovanni Battista Ratto. In realtà questa ricetta sembrerebbe essere l'evoluzione di una ancora più antica, l'agliata, ovvero una salsa a base di aglio che nel XII secolo veniva utilizzata per conservare i cibi cotti.

Dalla storia alla leggenda il passo è breve. Si narra, infatti, che il pesto sia stato inventato da un frate che che viveva in un convento intitolato a San Basilio sui monti di Prà, in provincia di Genova. Il religioso, dopo aver raccolto il basilico che cresceva su quelle alture, lo unì pestandolo agli ingredienti donati in offerta dai fedeli. Il pesto è da sempre uno dei piatti prediletti dagli italiani e, a sorpresa, anche dagli under 12. A rivelarlo è un sondaggio condotto da Italo Farnetani, pediatra e professore ordinario della Libera Università Ludes di Malta.

La ricerca da lui condotta ha rivelato che i bambini preferiscono il pesto alla salsa di pomodoro. Una scelta, questa, che si rivela perfetta per la salute. Il piatto, infatti, è ricco di proteine e di grassi buoni monoinsaturi e polinsaturi. Se da una parte il colesterolo è contenuto, dall'altra non si deve dimenticare il discreto apporto di fibre dettato dall'ingrediente principale, il basilico. Ma non è tutto. Come fa notare Farnetani, si deve altresì considerare che una porzione media di pesto contiene circa 25 grammi di formaggio. In tal modo è possibile ai piccoli un apporto costante di calcio, indispensabile se si pensa che nei primi 18 anni di vita si formano le ossa.

Dall'indagine è anche emerso che i bimbi amano le cozze e le vongole. Questa passione può essere sfruttata dai genitori per promuovere l'assunzione di pesce. In che modo? Chiamando questo alimento con un generico "conchiglie" e facendo leva, così, sul rapporto simbiotico che da sempre si instaura tra i piccoli e il mare. A tal proposito il pediatra ha suggerito a un ristorante di Sampieri (Sicilia) una particolare ricetta per celebrare contestualmente la conquista della bandiera verde da parte di questa località.

Si chiama appunto "spaghetti bandiera verde" ed è un piatto a base di pesto con aggiunta di cozze e mandorle tritate. Per i bambini si può scegliere un tipo di pasta più corta. Il consumo di molluschi non è loro vietato, l'importante è che siano sempre ben cotti.

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