Londa lunga della trimestrale sostiene il titolo Unicredit, che prosegue il movimento verso lalto. Più 3,93% nella seduta di ieri, dopo il 3,25% guadagnato martedì, nel giorno della diffusione dei conti. A 2,31 euro dellultima chiusura, siamo tornati ai livelli dello scorso ottobre.
La valutazione dei conti è stata sostanzialmente omogenea da parte di tutti gli investitori. Numeri superiori alle attese per quasi tutte le aree di business, che hanno mostrato labilità della banca di «bilanciare i maggiori accantonamenti, elemento peraltro comune a tutti gli istituti, con il miglioramento dei risultati del trading», commenta un gestore, che aggiunge: «Una reazione così netta del titolo è stata addirittura inattesa. Ci aspettavamo un rialzo forse un po meno scomposto».
Soprattutto sono stati apprezzati i segnali «tranquillizzanti» lanciati dalla banca, dopo i mesi di incertezza legati alle speculazioni sulla tenuta del sistema bancario italiano e di Unicredit in particolare. Lamministratore delegato Alessandro Profumo ha spiegato che la decisione sul Tremonti bond arriverà a settembre e che nella valutazione finale bisognerà tenere conto anche degli eventuali costi per gli azionisti. E poi ha aperto uno spiraglio su un ritorno al pagamento del dividendo nel 2009. Elementi che - a detta degli operatori - danno limmagine di una banca solida, che non necessariamente avrà bisogno di nuovi capitali.
Una serie di report delle banche dinvestimento confermano queste valutazioni. Chevreux ha migliorato il suo giudizio su Unicredit a outperform (meglio del mercato), mentre il prezzo obiettivo sul titolo è stato contemporaneamente alzato da Jp Morgan (a 2,57 euro), Societé Generale (2,5 euro), Natixis (2,2 euro), Exane (2,38 euro) e S&P (1,9 euro). Quanto basta per dare altra benzina ad un titolo risalito di circa 40 punti percentuali in meno di un mese e che ha quasi triplicato il proprio valore dai minimi di marzo, quando scivolò vicino alla soglia dei 60 centesimi.
Intanto Unicredit interviene sulla vicenda del cosiddetto progetto Brontos. Piazza Cordusio, in una nota, ha ribadito «la correttezza e la legittimità delloperato della banca sotto ogni profilo», parlando di «notizie relative ad ipotesi di illecito prive di ogni fondamento».
Al centro della vicenda cè linchiesta avviata già da tre mesi dalla procura di Milano, su unipotesi di elusione fiscale.
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