«Quando un bene è raro, in genere è valorizzato. Mi riferisco ai giovani, ebbene, questo non avviene nel nostro Paese. I ragazzi sono pochi e si trovano svantaggiati» è il commento di Alessandro Rosina docente di demografia alla Cattolica. Giocoforza: fanno fatica a formarsi una famiglia,(a Milano a 35 anni il 57 per cento dei maschi è celibe ed è nubile il 42 per cento delle donne), scelgono di convivere anche per abbattere i costi e fanno i figli sempre più tardi. «Il ritardo con cui si forma una propria famiglia è una delle cause della bassa fecondità italiana» spiega Rosina. Così spesso i bambini non arrivano e ci si accontenta del figlio unico. Le milanesi soprattutto cercano di recuperare la maternità dopo i 35 anni: un terzo dei bebè arriva quando la mamma ha superato questetà.
In città si aggiungono altre difficoltà, come quella di trovare casa (sullargomento si terrà presto una nuova tavola rotonda allAmbrosianeum) e il caro vita in generale.
Il mercato del lavoro flessibile non è accompagnato da ammortizzatori sociali, «questa funzione è svolta dai genitori per chi ha la fortuna di averli». Cè poi la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia.
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