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Sicurezza, la Moratti: modello via Padova anche in altre tre zone

Il sindaco pronto a rivedere l’applicazione dell’ordinanza che impone la chiusura anticipata dei locali nelle ore serali, come ha imposto una recente sentenza del Tar, ma è intenzionata a estendere il modello di sicurezza adottato nel quartiere multietnico anche in altre tre zone critiche: Chinatown, via Imbonanti e Corvetto

Il sindaco Letizia Moratti, è pronta a rivedere l’applicazione dell’ordinanza che impone la chiusura anticipata dei locali nelle ore serali lungo via Padova, come ha imposto una recente sentenza del Tar, ma è intenzionata comunque ad estendere il modello di sicurezza adottato nel quartiere multietnico, teatro lo scorso febbraio di una sommossa anche tra immigrati, anche in altre tre zone critiche: Chinatown, via Imbonanti e Corvetto. «Stiamo valutando - ha confermato Letizia Moratti a margine di una iniziativa con i ragazzi - di restringere l’applicazione dell’ordinanza sugli esercizi commerciali in una zona più limitata di via Padova, così come ci chiede la sentenza del Tar alla quale non ci appelleremo». Il Tribunale amministrativo della Lombardia ha infatti accolto il ricorso di un ristorante e di un night club stabilendo che la chiusura anticipata dei locali su tutta la lunghezza della via configura un «eccesso di potere». «La sentenza del Tar - si è difesa Letizia Moratti - non ridimensiona solo la nostra ordinanza, ma ridimensiona quello che è stato mostrato come un problema ed una criticità al di là di quello che realmente era». Al di là del pronunciamento dei giudici, infatti, il sindaco continua a credere nella ricetta usata per via Padova. «Ho posto il tema della sicurezza, con la possibilità di nuove ordinanze e l’aumento dei contingenti per i controlli - ha concluso Letizia Moratti - anche in altre tre zone di Milano: le aree di via Sarpi, di via Imbonanti e di Piazzale Corvetto. Ne discuteremo nelle prossime settimane con la prefettura e non è detto che le ordinanze siano necessariamente uguali o simili a quelle applicate in via Padova».

«Dal 25 marzo - ha annunciato il vicesindaco Riccardo De Corato - abbiamo già ricevuto 475 certificati abitativi e 16 segnalazioni di pericolo dagli amministratori di condominio su via Padova. Dal 26 aprile inizieremo i controlli casa per casa per verificare, dove possibile, se ci sono situazioni di irregolarità e nel frattempo estenderemo questa ordinanza anche in altri quartieri dove proliferano dormitori abusivi». Lunedì il sindaco firmerà un nuovo provvedimento che restituirà a tutti i ristoranti la possibilità di chiudere alle 2 (anzichè a mezzanotte) e restringerà l’applicazione degli orari anticipati per gli altri locali solo nel primo tratto della via (circa 1,2 Km con i vicoli attorno) da piazzale Loreto fino al ponte ferroviario.

«Il giudici - ha comunque precisato De Corato - non hanno contestato l’ordinanza nei principi di fondo e quindi il nuovo provvedimento restringerà le limitazioni degli orari nell’area più prospicente a dove è accaduto il grave fatto delinquenziale dello scorso febbraio».  

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