Segnate sul taccuino: 21 febbraio 2023. Questo martedì sovrappeso, un tempo detto grasso, diventerà una data storica. Infatti, con trent'anni di ritardo, La cultura del piagnisteo di Robert Hughes uscì nel 1993, la sinistra ha scoperto l'esistenza del politicamente corretto. Noi qui da decenni a dire, con Robert Hughes, che il politicamente corretto aveva raggiunto un solo risultato: «L'unico vantaggio è che i teppisti che una volta pestavano i froci adesso pestano i gay». Ma anche gay oggi non andrebbe bene: meglio i LGBTQ+ o i «fluidi». Noi qui da decenni a scrivere che il politicamente corretto, nato con le migliori intenzioni, era degenerato in una forma subdola di censura. Noi qui da decenni a scrivere che l'evoluzione del politicamente corretto in cultura della cancellazione è una forma aperta di censura, che conduce a una disastrosa ignoranza del passato. Niente da fare. Gli intellettuali di sinistra, preparati come sempre, spiegavano che il politicamente corretto e la cultura della cancellazione erano invenzioni della destra per continuare a opprimere le minoranze. Poi correvano a sottoscrivere appelli in favore dell* scwha e usavano come un randello le accuse di sessismo, omofobia, razzismo per escludere dal dibattito pubblico chiunque non la pensasse come loro. Fino a ieri. Improvvisamente, a giornali unificati, le migliori firme del progressismo hanno tuonato contro l'inutile censura inflitta ai racconti dello «scrittore per bambini» Road Dahl. Un editore inglese, come abbiamo raccontato ieri, ha deciso di cancellare le parole «grasso», «piccolo» e «nano». Roald Dahl, l'autore de La fabbrica di cioccolato... In fondo è una buona cosa che i progressisti si siano accorti delle idiozie corrette. Certo, il ritardo è notevole. Però forse possiamo iniziare a sperare che seguano altri ravvedimenti. Suggeriamo qualche tema. Il socialismo reale non era una buona idea ma realizzata male. Era proprio una ideologia totalitaria e assassina.
Il Partito comunista non era a vocazione democratica, Togliatti abbandonò il sogno rivoluzionario dopo un ordine di Stalin. Il giustizialismo degli anni Novanta era a senso unico: tutti i partiti furono distrutti tranne uno, sappiamo quale. Amici progressisti, dimostrate che i fatti del martedì sovrappeso non sono stati occasionali.
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