
Buone notizie per i seguaci della religione woke. Netflix è al lavoro su un nuovo adattamento di “Orgoglio e pregiudizio”, romanzo del 1813 di Jane Austen. Ebbene: noto per i suoi sforzi volti ad aumentare la rappresentazione etnica sullo schermo, il colosso dello streaming ha deciso di puntare su un cast “eterogeneo”. Sulla scia del dramma d’epoca “Bridgerton”, il signor Bingley e sue sorella Caroline verranno interpretati da attori di colore.
I Bingley sono i membri più abbienti della famiglia Bennet, e la ricchezza e lo status del signor Bingley sono elementi chiave che lo rendono un buon partito nella Regency Era in cui si muove. Le polemiche non mancano, esattamente come accaduto con “Bridgerton”, serie finita nella bufera per la rappresentazione imprecisa dell’Inghilterra di inizio Ottocento, non esattamente una società diversificata e post-razziale.
In “Orgoglio e pregiudizio”, la Austen si è limitata a descrivere Mr. Bingley come “meravigliosamente bello”, mentre la snob Caroline è “una delle donne più belle” conosciute da Elizabeth Bennet. Entrando nel dettaglio della scelta di Netflix, Mr. Bingley sarà interpretato dall'attore Daryl McCormack, mentre Caroline sarà interpretata dalla star di “Black Mirror” Siena Kelly.
La domanda che si pongono in molti è la seguente: perché cercare la piena autenticità nella ricostruzione storica di costumi, mobili e decorazioni, quando per il casting la priorità è garantire spazio alle minoranze? Perché l’obiettivo è cristallino: fingere che 200, 500 o 1000 anni fa l’Inghilterra fosse multiculturale come lo è negli anni 2020.
Non
è la prima volta che Netflix accende il dibattito sull’inclusività esasperata, basti pensare alla docuserie che ha ritratto Cleopatra come nera. Una rivisitazione woke che è piaciuta poco in Egitto, considerando che Netflix è stata denunciata...