Cultura e Spettacoli

Ivan Cottini, dopo la sclerosi, abbandonato dalla moglie: "Accaduto dopo Sanremo"

Il ballerino, che a Sanremo ha commosso tutti ballando sul palco nonostante la sclerosi multipla, ha raccontato di esser stato lasciato dalla compagna e di aver ritrovato la voglia di vivere solo grazie alla figlia

Ivan Cottini, dopo la sclerosi, abbandonato dalla moglie: "Accaduto dopo Sanremo"

"Sinceramente se non avessi avuto mia figlia Viola in questo isolamento, un affetto vicino nel quale rifugiarmi e trarre forza, mi sarei lasciato andare", è iniziato con queste parole il doloroso racconto di Ivan Cottini dopo la separazione dalla compagna. Ospite in collegamento esterno con "Storie Italiane", il modello e ballerino affetto da sclerosi multipla ha svelato il suo dramma personale, raccontando di esser stato lasciato dalla moglie poco dopo Sanremo.

Ivan Cottini, ex ballerino di "Amici", aveva colpito tutti con la sua struggente esibizione all’ultimo Festival di Sanremo. Nonostante la malattia – la sclerosi multipla – l’abbia costretto sulla sedia a rottele giovanissimo, il danzatore non si è mai arreso, continuando a ballare e a portare avanti la sua passione. Cottini si era fatto anche una famiglia al fianco della moglie Valentina e della figlia Viola, ma qualcosa si è spezzato pochi mesi fa. A raccontarlo è stato Ivan nel corso di un collegamento con Eleonora Daniele a Storie Italiane dove ha parlato apertamente del periodo buio vissuto di recente: "Dopo Sanremo sono diventato un papà separato. Non è facile per me parlarne ma mi ha lasciato. Quando le storie finiscono purtroppo le colpe sono sempre di entrambi, solo che la cosa è arrivata tutta così veloce, subito con la quarantena e ho avuto poco spazio di manovra. Per me è stato davvero doloroso".

Ivan Cottini, che sui social non ha nascosto il suo dolore nel rispondere ad alcuni follower dispiaciuti per la sua situazione, ha però svelato di esser riuscito ad affrontare il dolore della separazione grazie all’amore e alla vicinanza della sua bambina, che oggi ha 5 anni. Insieme trascorrono buona parte della giornata tra momenti ludici e divertimento: "Mi dà tantissima forza, non immagini i casini che combiniamo assieme alla nonna. Mia figlia mi ha salvato per la seconda volta. Guardiamo i cartoni insieme e proviamo a ballare, tutto tra una terapia e l’altra per la mia malattia. L’importante è saper ripartire anche se ci vorrà tempo...

Lo devo fare per Viola".

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