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Morgan: "Concerti sul web per solidarietà? ​Perbenismo ipocrita dei miei colleghi"

Il cantante è tornato sui social per scagliarsi contro le iniziative benefiche lanciate da molti cantanti sul web, confessando il suo personale malessere

Morgan: "Concerti sul web per solidarietà? ​Perbenismo ipocrita dei miei colleghi"

È critica la posizione di Morgan nei confronti dei colleghi che sui social si fanno promotori di concerti live e dirette streaming in segno di solidarietà per l’emergenza coronavirus. Marco Castoldi non ha risparmiato un duro attacco ai cantanti italiani, pubblicando un lungo post di sfogo sui suoi profili social. "Non mi sento bene e non mi interessa del perbenismo ipocrita dei miei colleghi che fingono che tutto sia ok, nulla è ok per quanto mi riguarda", ha scritto il cantautore nel suo ultimo messaggio Instagram.

Una posizione in controtendenza la sua in un momento il cui artisti, cantanti e musicisti si uniscono per difendere il diritto alla musica e combattere per il futuro incerto del mondo dello spettacolo. Morgan ha pubblicato sui social la sua versione di "Canzone per te" di Sergio Endrigo, manifestando tutto il suo disappunto per il "perbenismo ipocrita dei miei colleghi" e lanciando loro una stoccata: "Essere solidali vuol dire non lasciare le persone da sole, non raccogliere soldi o fare concerti in streaming per farsi promozione".

Mentre Tiziano Ferro, Laura Pausini e decine di altri cantanti e artisti della musica italiani si sono uniti per chiedere chiarimenti al Governo sul futuro post quarantena di concerti e spettacoli, Morgan non si è lasciato intenerire e ha riportato la sua attenzione sul difficile momento che l’umanità sta vivendo: "Il presente è spaventoso, esattamente come quando finisce un amore che per te era ancora vivo, e non sai se rassegnarti o lottare per riavere quel che ti manca, inconsolabilmente". Morgan ha poi parlato del suo malessere, un "deserto personale" fatto di malinconia e solitudine che "spezzano il cuore".

Una posizione che stride non solo con la battaglia dei colleghi italiani, ma anche con gli eventi social internazionali a sostegno dell’operato di medici e infermieri in prima linea nella lotta al Covid-19. Solo pochi giorni fa il live "One World Togheter at Home" promosso da Lady Gaga - una

html" data-ga4-click-event-target="internal">maratona musicale benefica che ha visto protagonista anche Andrea Bocelli - ha riscosso un grande successo di pubblico nonostante la formula live da casa.

Non mi sento bene e non mi interessa del perbenismo ipocrita dei miei colleghi che fingono che tutto sia ok, nulla è ok per quanto mi riguarda. Ciò non toglie che ci sono degli appigli e non sono certo i sorrisi falsi o le carovanate di retorica solidarietà. Essere solidali vuol dire non lasciare le persone da sole, non raccogliere soldi o fare concerti in streaming per farsi promozione. Io mi aggrappo alla musica che è l'unica cosa che non mi ha mai abbandonato a differenza dei musicisti. Amo talmente questa canzone che mi trapassa come una spada nella gola in questi giorni, e sento che parla di noi esseri umani, che viviamo questo vuoto delle nostre vite, e di ciò che avevamo creduto di essere, fino ad ora, che ci è stato tolto incomprensibilmente. Il presente è spaventoso, esattamente come quando finisce un amore che per te era ancora vivo, e non sai se rassegnarti o lottare per riavere quel che ti manca, inconsolabilmente. Il deserto che vivo mi spezza il cuore e in brevi ma intensi momenti sento ancora lo slancio che mi porta a combattere e cantare che non può finire così, nella solitudine malinconica dei ricordi, ma che il futuro esiste solo rimanendo insieme, interrompendo la distanza, ritornando ad abbracciarci, in nome dell'istinto e dello spirito naturali che nessuno può azzerare, come invece sta accadendo. L'amore va riportato nel presente, non ci sarà nulla se crediamo che il futuro tornerà a riportarci il passato, è il presente che va forzato alla vita, ora, in questo esatto momento.

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