Cultura e Spettacoli

"C'è troppa scelta: ecco come scegliere la serie tv migliore"

Per tutti gli amanti delle serie tv, il programma radiofonico di radio Kiss Kiss Stasera... che serie!, condotto dalla speaker e autrice, e grande appassionata di serie, Lucilla Nele

"C'è talmente tanta scelta: ecco come scegliere la serie tv migliore"

L'intero mondo delle serie tv in Stasera... che serie!, il programma radiofonico di Radio Kiss Kiss condotto da Lucilla Nele, speaker e autrice, oltre che grande appassionata di serie, di una delle radio più amate del panorama italiano. Ogni sabato dalle 12, consigli, nuove uscite, curiosità e grandi anticipazioni sulle serie cult da chi, per sua ammissione, non riesce ad addormentrsi senza vederle per almeno tre ore al giorno. Una passione la sua, che ha dato vita ad un programma seguitissimo da appassionati e fan.

Come è nata l’idea di questo programma?

"'Stasera... che serie!' nasce dalla mia passione per le serie tv. Durante il lokdown mi divertivo sui social a dare consigli, rendendomi poi conto di essere un punto di riferimento anche per le mie amiche che mi chiedevano sempre cosa guardare. Alla fine il problema è questo, perché c’è talmente tanta scelta, che come dice un famoso meme: 'passi ore a scegliere cosa guardare, e pochi minuti a farlo perché sei già stanco'. Questo per dire che il senso era quello di diventare una sorta di guida che possa indirizzare in base alle preferenze personali del genere, cosa guardare. Ne ho parlato quindi all’editore Lucia Niespolo, anche lei grande appassionata, e abbiamo creato il programma che ha un grande successo. Sintomo quindi che le serie sono qualcosa che appassiona moltissimo”.

Si è chiesta perché ormai da qualche anno le serie hanno così tanto successo?

“Credo sia una questione soprattutto d' attenzione. Paradossalmente parlando con gli ascoltatori, mi sono resa conto che meno tempo durano le puntate, più l’attenzione rimane alta. Questo perché siamo un po’ tutti abituati al linguaggio dei social che ti spinge ad essere molto più veloce e dinamico”.

Cosa cercano in “Stasera... che serie!” i suoi ascoltatori, solo consigli su cosa guardare, o nascono anche dibattiti sulle varie serie?

“Entrambe le cose. Sicuramente è molto utile sapere cosa guardare quindi avere una guida, però su alcune cose si aprono veri e propri dibattiti. I consumatori di alcune serie iconiche, come 'Stranger Things', o il 'Trono di Spade', sono fan accaniti. Bisogna essere molto precisi e andare a sviscerare le varie teorie esistenti. Vogliono sapere molto di più di quanto è narrato sullo schermo, per questo si creano dibattiti anche molto accesi e a volte infuocati. Mi viene in mente l’ultima puntata di 'House of the Dragon', lo spin off del 'Trono di Spade', che era un po’ buia. Questo ha creato un vero e proprio dibattito che ha infiammato anche il web, mandando in tendenza su Twitter la serie. Questo per dire che basta veramente poco per accendere la miccia”.

Cosa decreta il successo di una serie tv?

“Penso sia una speciale 'congiunzione astrale', che ovviamente ha alcune caratteristiche. Ci vuole sicuramente una spinta da parte della piattaforma; ci sono tante serie che non valgono tanto, ma che vengono spinte bene e diventano prodotti molto seguiti e visti. Poi c’è la bravura e il riconoscimento dei creatori. Dahmer, la serie sul serial killer che ora è seguitissima, probabilmente non è la migliore di Ryan Murphy, ma essendo lui il re mida delle serie tv, qualunque cosa faccia risultata bellissima. In questo caso dai fiducia al creatore e la guardi. Poi ci sono prodotti come 'Squid Game', che non hanno avuto successo per tanto tempo e poi sono esplosi, perché secondo me hanno saputo creare , come è stato per 'La Casa di Carta', un vero e proprio universo. Sono prodotti completi, c’è la storia, l’originalità, ma anche il colore riconoscibile della fotografia, le divise e le maschere che creano un prodotto a 360°, e non soltanto una storia fine a se stessa lanciata sullo schermo”.

Prima c’era l’America che era una grande produttrice, ora però ci sono diverse realtà, mi vengono in mente la Turchia, la Corea. Secondo lei attualmente quale nazione sta facendo ottimi prodotti?

“Premetto che sono molto di parte, perché filo americana da questo punto di vista, essendo cresciuta con i film hollywoodiani. Comunque la Corea sta facendo un ottimo lavoro, e non nego che mi ha meravigliato anche la Germania che con 'Dark' ha fatto un ottimo prodotto. Ma al momento l'attenzione è tutta sulla Corea, che oltre all’horror, si sta aprendo ad altri scenari, ad esempio serie sul narcotraffico. Per questo penso che il mercato lo prenderanno tutto loro”.

Secondo lei, le serie tv hanno ucciso il cinema o ne sono un’evoluzione?

“Per me sono un prodotto complementare, una cosa non esclude l'altra. Esistono anche prodotti misti che sono andati prima al cinema e poi diventano una serie. Mi viene in mente 'Buongiorno Notte' di Marchio Bellocchio che ha voluto guardare la storia di Aldo Modo da un altro punto. di vista trasformandoli nella serie 'Esterno notte'. Anche in questo caso però, serie tv e film sono prodotti diversi, il primo da fruire in casa e l'altro, continuo a sostenere, da guardare esclusivamente al cinema, perché comunque la magia della sala resta sempre”.

Per curiosità quante ore guarda serie tv?

“Io non vado a dormire se ho guardato almeno due o tre puntate di qualcosa. Due o tre ore al giorno sono indispensabili”.

Sono un po’ le favole della buonanotte per adulti?

“C’è chi ha un libro sul comodino e prima di andare a dormire deve leggere una ventina di pagine, mentre io devo guardare almeno due o tre puntate, altrimenti non sono soddisfatta della giornata”.

Parliamo di Spoiler, c’è chi li considera la cosa più brutta delle serie tv lei cosa ne pensa?

“Ho notato che ci sono persone che amano gli spoiler, come chi in un libro legge per prima cosa il finale. C’è un po’ quel piacere sottile di sapere cosa succede. Io sono una di quelle, nel senso che non vado a cercarlo, ma se qualcuno mi racconta qualcosa, non inficia la mia visione, la guardo lo stesso, perché è anche il viaggio che conta oltre la meta".

La serie da recuperare assolutamente?

“Credo sia costruttivo partire da uno sceneggiatore e guardare tutto ciò che ha creato per conoscere il suo universo. Come dicevo prima accennando di Ryan Murphy, consiglierei di recuperare le sue serie, da 'The Politician' a 'Glee', 'American Horror Story', sono tutte meravigliose”.

Invece quella di prossima uscita da non perdere assolutamente?

“C’è 'Mercoledì' di Tim Burton, che arriverà a fine novembre, che secondo me sarà un ottimo prodotto. La sto attenzionando molto”.

Cosa guardare invece ora?

“Sarò molto banale in questo, ma sono assolutamente da vedere 'House of Dragon', lo spin off del 'Trono di Spade' e gli 'Anelli del Potere' che è quello del 'Signore degli Anelli' ora su Prime Video”.

Commenti