Sporchi di vernice gli indumenti trovati nel canale

da Garlasco (Pavia)

Non erano sporchi di sangue bensì di vernice i vestiti trovati lo scorso 25 agosto da tre contadini nel canale tra Gropello Cairoli e Villanova d’Ardenghi, a circa quattro chilometri a valle di Garlasco. Gli abiti, tre paia di pantaloni, due canottiere da uomo e un paio di scarpe numero 43, erano stati rinvenuti da tre agricoltori che avevano avvisati i carabinieri perché gli indumenti sembravano sporchi di sangue.
Le macchie erano di colore rosso scuro: ruggine o vernice, ma poteva anche essere sangue, il sangue di Chiara, la ragazza uccisa nella villetta dietro la quale passa una roggia. Gli esami del Ris hanno rivelato invece che quegli indumenti erano semplicemente sporchi di vernice.
Riprenderanno intanto domani a Parma le analisi sul materiale sequestrato nella villetta di via Pascoli 8, dove il 13 agosto fu massacrata Chiara Poggi, 26 anni. Delitto per il quale l’unico indagato rimane il fidanzato, Alberto Stasi, 24 anni, che, dopo aver aver scoperto il cadavere, sarebbe caduto in alcune contraddizioni. Le indagini tradizionali non hanno finora portato ad alcun risultato, per cui ci si attende molto dal lavoro del Ris. Dopo le prove effettuate venerdì su una parte del materiale biologico raccolto in questi giorni, la posizione di Alberto appare alleggerita, in quanto non è stato trovato il suo Dna sul corpo della vittima né nelle sue vicinanze. Domani si prosegue con l’esame di altre tracce di sangue, nuove ricerche di Dna «estraneo» nel sangue e negli abiti di Chiara, la prova del «luminol» per evidenziare eventuali tracce ematiche su alcuni vestiti sequestrati a Stasi.

Sempre domani potrebbero iniziare le ricerche sulle vetture e sulle biciclette sequestrate all’indagato. Mentre per i risultati delle analisi sulle centraline d’allarme di casa Stasi e Poggi, per capire quando siano state attivate o staccate, bisognerà attendere un’altra decina di giorni.

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