
È tutto amaramente vero. La Ferrari si regala un sabato nero, che più nero non era possibile immaginarsi. Le due auto non superano lo sbarramento della Q2 e restano fuori dai 10 che si giocano la pole. Sulla pista intitolata a Enzo e Dino Ferrari, le rosse spariscono e il popolo aggrappato alle colline della passione ammutolisce. Si giocasse a calcio e fossimo in uno stadio, sarebbero travolti da una selva di fischi e magari volerebbe anche qualche pomodoro. Charles Leclerc ci mette la faccia, chiede scusa ai tifosi. «La prima cosa da fare è scusarsi, anche se fa male pure a noi». Fred Vasseur chiede scusa solo dopo un po', davanti ai microfoni di Sky. Lui parlava ancora di gomme, di come la Ferrari non riesca a utilizzare le nuove come fanno gli altri, «è stato un copia incolla di Miami: quando mettiamo le gomme fresche non riusciamo a migliorare», diceva. A quel punto però da Sky gli hanno fatto ascoltare una dichiarazione durissima di Charles Leclerc, la faccia della verità: «Le gomme possiamo anche ribaltarle, mettere quelle posteriori davanti e viceversa, ma la macchina non va abbastanza. Il potenziale della macchina non c'è». Poche parole, chiarissime, che fanno crollare il castello di carte e Vasseur, ormai alle corde, ammette: «Se facciamo tutto bene arriviamo quarti e quinti, l'esecuzione non è stata giusta e al 50% questa macchina non ha il potenziale che volevamo. Gli aggiornamenti valgono qualche centesimo, le gomme valgono di più». Viene da obiettare che la Aston Martin con le tante modifiche portate in pista (e la furbata dell'aver usato Pirelli gialle) ha fatto un enorme passo avanti. Insomma le correzioni in corsa se fatte bene funzionano. Certo sarebbe il colmo scoprire che magari sono nate da uno schizzo di Adrian Newey su un tovagliolo in mensa E ora, su una pista dove sorpassare non è operazione semplicissima, inutile sognare in rosso. E anche in italiano visto che pure Kimi è naufragato in Q2 in lotta con le gomme. Ma almeno lui è un debuttante. Avrebbe le scuse, anche se non le cerca.
Senza Ferrari la lotta per la pole è stata all'ultimo respiro con Piastri che al secondo tentativo ha battuto Verstappen di 34 millesimi, ipotecando gara e fuga mondiale visto che il suo compagno di squadra Norris è solo quarto, superato anche da Russell. Nelle ultime due edizioni della gara di Imola chi è partito davanti c'è rimasto fino alla bandiera a scacchi.
Max magari proverà l'attacco alla prima staccata, ma se non dovesse riuscire poi tutto sarebbe più complicato anche se viste le botte in qualifica (Tsunoda e Colapinto) non si può escludere un intervento della Safety Car a mescolare le carte aprendo qualche scenario inedito. Certo se parti 11° e 12° è meglio non illudersi.
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