"Io Paolini del padel? Jasmine è un mito"

La campionessa Carolina Orsi: "Lei e Errani, che coppia. Meritano il Roland"

"Io Paolini del padel? Jasmine è un mito"
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Nella famiglia Orsi lo sport è di casa. Ferdinando (Nando), 68 anni, ce lo ricordiamo nelle vesti di grande portiere della Lazio, anni '80-'90: esperienza preziosa nel ruolo di opinionista che per Sky ricopre dal 2020. Ma la figlia, Carolina, 34 anni (25.400 follower su Instagram), non gli è da meno: campionessa di padel (n.28 del rankinkg internazionale, prima fra le professioniste italiane) vive in Spagna, paese leader, insieme con l'Argentina, di questa disciplina che ricorda il tennis, «ma è molto diverso».

A proposito di similitudine, si offende se la definiscono la «Paolini del padel»?

«Ma scherza? È un onore. Jasmine è una grande campionessa. Ha ottenuto risultati eccezionali. E spero che oggi, in coppia con la Errani, vinca anche il Roland. Sarebbe la ciliegina sulla torta. E se lo meriterebbero. Sono entrambe fortissime».

Spesso si parte dal tennis e poi si arriva al padel... è successo così anche nel suo caso?

«Sì, ho cominciato col tennis, poi sono passata al calcetto e infine mi sono data completamente al padel, facendone addirittura la mia professione».

Ma è vero che il padel è il «tennis dei poveri»?

«No. Sono due sport diversi».

Eppure, agli occhi dei profani, sembrano simili.

«Ma le ha viste le nostre racchette? Inoltre il campo di padel è delimitato da pareti e si gioca di sponda».

Annosa questione: la differenza tra uomini e donne...

«Le donne non possono avere nei colpi la stessa potenza degli uomini, ma i match femminili ad alto livello sono altrettanto spettacolari perché più tattici».

Insomma, più strategia e tecnica rispetto alla forza bruta: un po' il concetto espresso da Francesco Totti («gioco con la mia compagna, bravina considerato che è una donna...») . Le femministe si sono indignate...

«Francesco sa bene cosa sia l'etica dello sport, quindi escludo che volesse offendere le donne. Anche se...».

Anche se?

«Bisogna distinguere: una cosa è giocare a padel a livello amatoriale, e un'altra sono le gare tra professionisti».

Totti assolto. Ma lei una partita con Francesco la farebbe?

«Perché no? Di frequente mi alleno con gli uomini».

E li batte?

«Sì, spesso».

Cosa pensa del fenomeno Sinner?

«Un fenomeno, appunto».

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