''No vax e l'acqua che cura'': le teorie controverse di Djokovic sul virus

Fanno sempre più discutere le posizioni del campione serbo. Dai rimedi bufale, alla posizione no vax fino all'ultima diretta social con l'amico Chervin Jafarieh

''No vax e l'acqua che cura'': le teorie controverse di Djokovic sul virus

Solare e istrionico, con la fissa dell'alimentazione, rigorosamente vegana e senza glutine, nonché appassionato di filosofie orientali, solido e regolare in campo quanto imprevedibile fuori: questo e tanto altro è Novak Djokovic.

Si era fatto notare al Festival di Sanremo, quando si era cimentato a cantare insieme al suo amico Fiorello la hit storica di Eros Ramazzotti ''Una terra promessa''. Ma con lo stop del circuito tennistico a causa dell'emergenza Coronavirus è riuscito a prendersi ancor più la scena. Prima ha dispensato ''dieci consigli per la lotta contro il Covid-19'', ricalcando alcune delle più note bufale, circolate negli ultimi tre mesi, tra acqua calda con limone, aglio e vitamina C da assumere regolarmente. Poi è arrivata la sua diretta Instagram con l'amico e consulente Chervin Jafarieh, fondatore del brand Cymbiotika che vende integratori alimentari a cui sono associati effetti benefici sulla salute: riduzione degli stati d’ansia, potenziamento del sistema immunitario, azione rigenerante sul sistema nervoso. Nel corso della diretta, i due hanno mostrato di condividere l’approccio olistico alla salute e a quanto pare anche alcune opinioni…un po’ particolari.

Entrambi sono seguaci delle teorie di Masaru Emoto, controverso saggista giapponese teorico della ''memoria dell'acqua''. A spiegare di cosa si tratti è proprio Djokovic: ''Conosco alcune persone che attraverso la trasformazione energetica, il potere della preghiera e della gratitudine sono riuscite a trasformare il cibo più tossico e l'acqua più inquinata nell'acqua più curativa. Perché l'acqua si trasforma: gli scienziati hanno dimostrato che le molecole reagiscono alle nostre emozioni''. Subito dopo Jafarieh è arrivato ad affermare: ''La pandemia è un periodo eccitante per essere vivi''. Da par sua, Nole ha continuato illustrando alcune teorie sul benessere personale prive di basi scientifiche: ''Se hai pensieri ed emozioni specifiche, nel caso siano pensieri felici, buoni pensieri, questi creano una struttura molecolare che ha un geoprisma basato sulla geometria sacra, il che significa che c’è equilibrio. Al contrario, quando si dà all’acqua dolore, paura, frustrazione o rabbia, quell’acqua si rompe''. Immediate le reazioni degli spettatori della diretta social. Tra questi, l’ex tennista oggi commentatrice tv per Nbc Mary Carillo, che ha sintetizzato il pensiero di tanti: ''La cosa a cui sto assistendo è molto pericolosa!''.

Nel mezzo, c’era stata la presa di posizione dal sapore no-vax su Facebook. La dichiarazione perentoria ''personalmente sono contrario alle vaccinazioni'' poi ribadita con fermezza ''ho espresso le mie opinioni perché ne ho il diritto'' a cui Rafa Nadal aveva risposto così: ''In un circuito devi rispettare le regole: se ci obbligheranno a vaccinarci per proteggere tutti, allora anche lui dovrà farlo se vorrà continuare a giocare''. Un vizio di famiglia insomma considerato che anche la moglie Jelena, durante il lockdown (la coppia è in Spagna) era inciampata nel retweet di un cinguettio in cui si legava la diffusione del Covid-19 alla tecnologia 5G, una delle tante teorie complottiste in circolazione.

Nel frattempo, rilanciata dagli account del tennista, la versione YouTube del video con l'amico Jafarieh aveva raggiunto un'audience di 500 mila spettatori e appare ancora in tendenza sui social media.

Dichiarazioni e teorie che spiazzano addetti ai lavori e soprattutto i fan del numero al mondo, che solo su Twitter vanta 8,7 milioni di follower. In attesa del ritorno in campo, sicuri di veder messe da parte le più strampalate e indimostrabili teorie e di rivedere il Djokovic migliore, quello dei 17 slam vinti.

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