
Poteva andare peggio, decisamente peggio. Invece, nel giorno di Max Verstappen alla sua prima vittoria da papà, la quarta di fila sulla pista dedicata alla famiglia Ferrari, la Scuderia è riuscita a salvare almeno la faccia con una gara di cuore e di testa, di uomini e di strategia. Non si può festeggiare un quarto posto, un tempo a Maranello avremmo sentito i pugni sui tavoli, ma quando parti dodicesimo, non puoi certo sognare di più. Oltretutto si tratta del miglior piazzamento stagionale di Lewis Hamilton che ha sfruttato magnificamente la Safety Car innescata al 46° giro dal ritiro di Kimi Antonelli, appiedato da un problema all'acceleratore.
Peccato per Leclerc che aveva rimescolato il mazzo anticipando il primo pit stop (ottima la chiamata dei box) e stava costruendo una gara delle sue quando è stato punito prima dalla Virtual Safety Car (chiamata per Ocon) e poi dalla Safety (non aveva più gomme nuove se non le rosse). Gli è andato tutto male, è il Paolino Paperino della Formula 1 e all'ultimo giro i commissari gli hanno imposto di cedere la posizione ad Albon che era finito fuori nel contatto al giro precedente. Eccessivo, anche perchè in altre occasioni non c'erano state penalità. «Sono un po' frustrato per tutto quello che mi è successo, ho dato tutto ma io continuo ad avere fiducia in questo gruppo», ha commentato Charles che già a fine settimana sogna un miracolo a Monte Carlo, anche se, visto il problema in qualifica, non si può essere ottimisti.
L'onore ferrarista comunque è salvo. La SF-25 resta una zucca in qualifica che riesce a diventare carrozza in gara. Forse qualcosa nella strategia delle qualifiche va corretto. E anche dare la colpa a chi ormai non lavora più a Maranello non è una bella cosa Certo serve a proteggere la squadra, ma non a chiarire la situazione.
Chi ha perso una grande occasione è stato Oscar Piastri che scattava in pole e ha chiuso al terzo posto sorpassato da Verstappen al via e da Norris a cinque giri dalla fine quando con gomme più vecchie non poteva più resistere. Max è stato bravo e fortunato. Bravo, anzi fenomenale al via quando ha sorpreso Piastri con una staccata pazzesca alla chicane. Una manovra che da sola vale il prezzo del biglietto come si diceva quando Ronaldo, quello vero, ieri ai box Ferrari, faceva uno dei suoi numeri.
Poi però è stato baciato anche dalla fortuna quando la Virtual Safety car gli ha permesso di cambiare gomme perdendo una decina di secondi in meno di Norris che si era fermato un giro prima. L'uomo Max ha ancora una volta battuto la macchina.
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