Scienze e Tecnologia

La fine del sogno supersonico

Aerion Supersonic, l'azienda aerospaziale del miliardario Robert Bass chiude. Con la recente crisi e la mancanza di fondi il jet supersonico del futuro non trasformerà il progetto in realtà

Foto di Aerion Supersonic
Foto di Aerion Supersonic

Aerion Supersonic, un'azienda statunitense desiderosa di portare il jet privato nel regime supersonico, ha annunciato la chiusura questo venerdí scorso. A marzo l'azienda aveva annunciato che avrebbe iniziato la produzione del suo jet supersonico nel 2023, con l'inizio di operazioni commerciali nel 2027.

Aerion viene fondata nel 2003 da Robert Bass, un miliardario di Fort Worth, Texas, con il sogno di riportare il volo supersonico nei nostri cieli. In particolare, creare operazioni commerciali supersoniche, una cosa non più vista dai tempi del Concorde. Non solo voleva Bass creare un aereo commerciale supersonico che attraversasse l'oceano in tre ore, ma voleva che fosse il primo con carburanti ecologici, con tecnologia "boomless cruise" (che garantiva il volo senza il famoso "boom" supersonico che rendeva l'aereo estremamente rumoroso) e senza un postbruciatore. Insomma, un aereo tuttosommato amichevole con l'ambiente ma pur sempre utile per circa dieci passeggeri desiderosi di attraversare l'oceano in gran fretta.

La sede centrale sarebbe dovuta trovarsi a Melbourne, un centro aerospaziale nello stato della Florida. L'Aerion Park, un progetto da 300 milioni che avrebbe generato un centro di produzione e sperimentazione ad energia pulita, era stato annunciato all'aeroporto di Orlando-Melbourne con il governatore della Florida nel 2021. Un'avventura che avrebbe coinvolto colossi americani e creato posti di lavoro per professionisti del settore. Anche la vicina università Florida Tech avrebbe potuto beneficiare dalla presenza di un'azienda piena di sviluppo e ricerca.

L'ambiente era davvero uno dei principi fondamentali. Non solo per etica ambientale, ma anche per necessità regolamentare. Il volo supersonico è proibito sopra gli Stati Uniti, limitando operazioni solo sull'oceano. La tecnologia silenziosa realizzata da Aerion avrebbe aiutato il governo americano ad ammorbidire le restrizioni e riaprire questo mondo perduto. Inoltre, Aerion aveva proposto una specie di "flat tax" sui consumi. Invece di vietare emissioni in base alle operazioni di volo, Aerion aveva congeniato il concetto di emissioni basato sul ciclo di vita dell'aereo. Le emissioni totali per progettare l'aereo, mantenerlo, costruirlo, operarlo, smantellarlo (a fine vita) e reciclarlo, sarebbero state di gran lunga inferiori rispetto ad un aereo normale, anche se le emissioni "per volo" sarebbero state superiori.

L'azienda ha attratto ingegneri ed imprenditori dalle più grandi aziende aerospaziali americane. Northrop Grumman, Gulfstream Aerospace, Embraer Executive Jets, solo per citarne alcune. Tom Vice, ex-presidente del settore aerospaziale di Northrop Grumman, poi presidente del consiglio di amministrazione di Aerion, aveva davvero messo al lavoro grandi esperti del settore per realizzare l'AS2, il primo jet dell'azienda. L'AS2 fu annunciato nel 2014 con una collaborazione con Airbus, il colosso aerospaziale europeo. Nel 2017 Aerion trovò una nuova partnership con Lockheed Martin, finendo nel 2019 con l'ultima con Boeing.

L'idea di Aerion non era solo un sogno. La fila di clienti era già lunga, ammontando circa 10 miliardi di dollari in ordinazioni. Gli ultimi a fare un ordine furono Netjets, un leader in voli charter con jet privati nel mondo. E non finisce qui. L'azienda aveva annunciato a Marzo un nuovo aereo da 50 posti con una velocità di Mach 4 (quattro volte la velocità del suono). Appena 2 mesi prima del triste annuncio.

Venerdí Aerion ha liquidato il personale e chiuso i cancelli. In un comunicato ufficiale si legge che non è stato possibile aquisire il capitale necessario per passare dalla progettazione alla produzione dell'aeromobile. Aerion aveva un backing economico dal colosso Boeing e collaborazioni con General Electric per la produzione di motori supersonici. Tra la recente crisi economica e la situazione di Boeing con il 737 Max, Aerion non può semplicemente continuare. Il sogno, ahimè, finisce qua. La comunicazione è anche avvenuta appena 12 ore dopo l'annuncio di un programma di sostenibilità. Una sorpresa davvero per tutti, l'organico ed il mondo aerospaziale.

Il personale verrà senza dubbio assorbito da altre realtà vogliose del loro talento, ma è probabile che in loro rimarrà la delusione di un sogno "supersonico" mai realizzato.

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