Bruxelles -Telecom Italia Media, la società cui fa capo La7, chiede alla Corte di giustizia europea di Bruxelles di annullare la decisione - del 20 luglio scorso - con cui la compagnia di Murdoch è stata autorizzata a a partecipare alla prossima gara per l'assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre. Lo segnala la stessa Corte precisando che la causa è stata introdotta presso il Tribunale Ue.
A presentare il ricorso sono state le società Telecom Italia Media Broadcasting e Telecom Italia Media. Anche Prima Tv ha deciso di impugnare la decisione della Commissione europea che, per i ricorrenti, sarebbe viziata di "sviamento di potere", "difetto di motivazione" e di "istruttoria". Inoltre, secondo quanto emerge dai ricorsi, la Commissione, violando le forme procedurali essenziali e travisando i fatti, avrebbe erroneamente individuato le circostanze eccezionali idonee a giustificare la modifica degli obblighi imposti a Sky nel 2003, quando Bruxelles fissò precise condizioni per dare il via libera alla nascita di Sky Italia.
Tra i vari "paletti" fissati all’epoca, c’era anche quello che vietava a Sky di entrare nel mercato del digitale terrestre fino al 31 dicembre 2011. Ma lo scorso luglio, la Commissione, su richiesta di Sky, ha accettato di modificare la sua decisione e permettere all’emittente del gruppo di Rupert Murdoch di partecipare alla gara per l’aggiudicazione di un solo multiplex a condizione di trasmettere in chiaro per cinque anni.
Bruxelles ha giustificato il via libera a Sky con le mutate condizioni del mercato.
A fronte di ciò Telecom e gli altri ricorrenti ricordano ora che nel 2003 la Commissione aveva obbligato Sky a dismettere frequenze analogiche e digitali e di non intraprendere alcuna attività sulla piattaforma digitale terrestre, nè come operatore di rete nè come fornitore di contenuti.
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