Tute da lavoro che camminano per ricordare le morti bianche

Sarà inaugurata dall’assessore alle Politiche per il Lavoro del Comune Cristina Tajani in via Marconi, all’angolo con piazza Duomo, l’installazione «100 sogni morti sul lavoro» firmata dall’artista Gianfranco Angelico Benvenuto. Con loro alla vernice anche esponenti di Cgil, Cisl, Uil, Camera di Commercio, Federazione Maestri del Lavoro, Anmil e Inail.
L’installazione, un’opera d’arte, vuole essere anche e soprattutto una denuncia sociale sulle «morti bianche». Centinaia di manichini decapitati, senza testa e senza braccia, in sostanza delle tute da lavoro colorate che camminano, rappresentano ciascuno gli uomini e le donne che hanno perso la vita mentre stavano lavorando. Gianfranco Benvenuto si è ispirato al «Quarto Stato» di Pellizza da Volpedo esposto nel vicino Museo del Novecento, ma ha svuotato i protagonisti delle loro identità. Tute come fantasmi.


«È un’iniziativa per alimentare una cultura della sicurezza sul lavoro - spiega l’assessore al Lavoro, Cristina Tajani - Noi pensiamo che sia indispensabile l’applicazione e il rispetto delle normative, oltre che un aumento dei controlli. Ma anche la sensibilizzazione sul tema è importante, per questo motivo abbiamo accolto l’installazione».

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