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Stesso titolo e format, ma con più soldi in tasca: ecco tutta la verità su Fazio

Discovery è l'ultimo gruppo televisivo a presentare i palinsesti della prossima stagione. Per quanto riguarda la novità più importante, tutto come prima: stesso titolo ("Che tempo che fa"), stessi conduttori e stesso format

Stesso titolo e format, ma con più soldi in tasca: ecco tutta la verità su Fazio

Discovery Italia completa il quadro delle presentazioni ufficiali dei palinsesti televisivi della stagione 2023-2024. Dopo Mediaset, Rai, La7 e Sky, ecco quindi che anche la società italiana appartenente al gruppo Warner Bros. annuncia pubblicamente i nuovi progetti che verranno lanciati a partire dal prossimo autunno, chiudendo quindi il cerchio degli appuntamenti dei primi nove tasti del telecomando. La novità principale, in realtà, era già stata annunciata un paio di mesi fa e aveva fatto parecchio rumore: sia a livello televisivo sia nello scontro che ha caratterizzato lunghe e aspre polemiche politiche. Dopo quarant'anni (non consecutivi) in Rai e vent'anni di Che Tempo che fa in onda su tutti e tre i canali generalisti della televisione pubblica, Fabio Fazio sbarca sul Nove. La rete ammiraglia di Discovery ospiterà per i prossimi quattro anni il conduttore ligure con un contratto quadriennale da 10 milioni di euro complessivi: quasi ben 900 mila euro in più ogni dodici mesi rispetto all'accordo con la televisione di Stato.

"Abbiamo deciso che faremo la stessa cosa"

Come si chiamerà il nuovo programma? Semplice: ancora una volta Che Tempo che fa. È stato quindi mantenuto il titolo originale del format Rai che andrà in onda sempre di domenica in prima serata. La nuova edizione (la ventunesima) inizierà ufficialmente il prossimo 15 ottobre. Il cast del nuovo programma è quasi tutto confermato: insieme a Fazio sarà infatti nuovamente presente Filippa Lagerback, l'annunciatrice degli ospiti della trasmissione. In rampa di lancio anche Luciana Littizzetto, che - come noto - non avrà un contratto di esclusiva con Discovery in quanto sarà presente anche su Canale5 come giurata di Tu sì que vales. Cambia leggermente l'impostazione: alle ore 19.30 ci sarà un'anteprima con Nino Frassica e lo stesso Fazio, alle 20 comincerà la puntata "vera", preceduta da un faccia a faccia con Massimo Giannini sull'attualità politica; mentre il tradizionale "Tavolo" (dove sarà fissa la presenza di Ornella Vanoni) sarà previsto per le 22 e la fine verso le 23. Confermati anche Michele Serra e Roberto Burioni.

Fazio fa ancora il "martire" della Rai

"Grazie è la parola che voglio dire ai nuovo colleghi che ci hanno dato questa seconda possibilità di rinascita. Dopo 40 anni di carriera, rinascere è bellissimo. Già sei anni fa si poteva compiere questo passaggio - afferma Fabio Fazio a margine della presentazione dei palinsesti -. È arrivato in un momento di entusiasmo, essere ben accolti, l'affetto che abbiamo trovato tutti assieme, è quello che di più bello si possa desiderare. Grazie di cuore". Nel suo discorso di benvenuto, l'ex conduttore di Quelli che il calcio non risparmia punzecchiature per come si è conclusa la sua esperienza in Rai. Riveste per qualche minuto gli abiti del "martire" e si lascia scappare alcune discorsi allusivi come "La televisione si fa aggiungendo e non togliendo", "La tv si fa per e non contro", "Bisogna essere liberi, ma non di dire dire tutto ciò che ti passa per la testa". Una frase, quest'ultima, che non sempre è stata applicata pienamente dal cast fisso di Che tempo che fa.

C'è poi spazio per frignare di "non essere difeso dalla politica", per poi giungere all'apoteosi di narcisismo: "Non vado contro la Rai perché è il piatto in cui ho mangiato, ma perché è il piatto che ho cucinato". E sul mancato rinnovo di contratto: "Non ho mai detto che siamo stati cacciati. Diciamo che se dopo mesi non succede nulla, il contratto scade, non arrivano risposte. Non è che siamo scappati di notte con Caschetto, vestiti da gatto e la volpe. Chiedete alla Rai". Che era ancora della vecchia gestione. "Quando c'è un contratto in scadenza, ci sono interlocuzioni assidue e precedenti, non si è arrivato a nulla".

La "grillizzazione" radical chic del Nove

Dal punto di vista dell'informazione e dell'intrattenimento nelle emittenti private, se da una parte c'è una Mediaset sempre più pluralista e una La7 sempre più spostata a sinistra, il Nove sembrerebbe consolidare sempre di più una linea grillina-radical chic. Insieme alla novità di Fazio e della sua combriccola, infatti, è infatti confermato Accordi e disaccordi del trio Travaglio-Scanzi-Sommi del Fatto Quotidiano, nonché il programma comico Fratelli di Crozza. "Oggi diamo il benvenuto a Fabio Fazio con tutta la sua squadra, che arriva in un'azienda solida che in questi anni è stata in grado di crescere e lanciare nuovi talenti e nuovi formati", afferma Alessandro Araimo, amministratore delegato di Discovery Italia. Per quanto l'intero format sembra rimasto sostanzialmente identico, l'ad sottolinea invece come Che tempo che fa apra "l'inizio di un'avventura con l'intento di innovare, crescere e la grande volontà di far accadere le cose".

Una trasmissione, quella di Fazio, che potrebbe raggiungere un curioso primato quasi di livello mondiale: uno stesso format (con uno stesso titolo) che ha occupato negli anni ben quattro canali televisivi diversi.

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