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Fazio, Annunziata, Berlinguer: fine dell'era sinistra su Rai3

La presentatrice di "Cartabianca" è soltanto l'ultima di una lunga serie di conduttori della terza rete che hanno dato l'addio alla tv di stato di spontanea volontà nell'ultimo mese e mezzo. Ma, naturalmente, ci sarà qualcuno che delirerà di "regime"

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Fazio, Annunziata, Berlinguer: la fine di un'era su Rai3

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Rai3 è ufficialmente de-sinistrizzata. L'impresa che pareva impossibile soltanto pochi mesi fa, è stata portata a termine con l'addio ufficiale di Bianca Berlinguer dalla Rai. E l'elemento più "divertente" o, perlomeno, più "surreale" di questa intera vicenda televisiva è che in tutta questa fase - che va dalla metà di maggio a oggi - non c'è stato alcun tipo di "licenziamento", di "allontanamento", di "chiusura dei programmi", di "esilio", di "editto bulgaro" o di altre nazionalità: insomma, nessuna cacciata dalla tv pubblica ordinata dal governo Meloni.

Per dirla un po' alla Paolo Bonolis nella "storica" telefonata con i fratelli Capone: hanno fatto "tutto da soli". E così, la scommessa del "cinque più cinque meno" viene nettamente persa dalla sinistra, nonostante questa parte politica avesse sempre giocato l'intera partita (e non a carte) completamente da sola, in quanto - non è un segreto di Pulcinella - Rai3 è sempre stata governata da Pd e suoi antenati. Cinque come Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini e, per l'appunto, Bianca Berlinguer.

Il contratto milionario di Fazio su Discovery

Che sia per contratti milionari firmati con altri network, scelte personali o volontà di non lasciare da soli i propri sodali, tutti i conduttori di spicco della terza rete che hanno lasciato la televisione di Stato si sono auto-accompagnati alla porta in maniera del tutto autonoma. I primi due della lista avevano dato il via ufficiale allo sfoltimento da Rai3 dei presentatori "de sinistra" annunciando il loro passaggio a Discovery dopo 20 anni di permanenza di Che tempo che fa sui primi tre tasti del telecomando.

Un trasferimento di tutto rispetto, visto che Fazio percepirà dalla Warner Bros. 10 milioni di euro netti in quattro anni: in altri termini, quasi 900 mila euro in più ogni dodici mesi rispetto all'accordo con la televisione di Stato. Un contratto sancito prima che la nuova dirigenza Rai si fosse ancora insediata a Viale Mazzini. Una coincidenza temporale che, teoricamente, non poteva concedere alcun tipo di aggancio per gli amici del salotto buono faziesco (e fazioso) per potere addebitare al centrodestra la responsabilità della fine del legame tra il conduttore ligure e la Rai. Fatto sta che invece poi i vari Saviano (anche lui in marcia verso Canale Nove), Serra, Jebreal e dem a macchia di leopardo non hanno perso l'occasione di dire le solite castronerie a tal proposito, tra "tv di regime" e "Rai monocolore".

Berlinguer completa (per ora) la fuoriuscita dalla Rai

Passano pochi giorni e anche Lucia Annunziata lascia Rai3 e la sua Mezz'ora in più dopo 18 anni di messa in onda della trasmissione. "Non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell'intervento sulla Rai", scrive nella propria lettera di dimissioni. Non si è mai capito se - stando a queste sue parole - chi lavora in Rai e conduce dei programmi debba per forza condividere la linea del governo di turno e se questa fosse la "libertà" con cui la Annunziata abbia operato negli anni nel servizio pubblico nazionale.

Altra settimana, altro "martire": Massimo Gramellini conclude la sua settima e ultima stagione al timone de Le parole. Anche lui comunica l'estremo saluto al terzo canale. Motivo? Manca ancora l'ufficialità, ma è molto probabile che approderà a La7, il cui editore (Urbano Cairo) è lo stesso del quotidiano per il quale scrive la propria rubrica quotidiana in prima pagina: il Corriere della Sera. Ecco poi arrivare praticamente ai giorni nostri di inizio luglio: se è ancora tutto da verificare il fatto che anche Corrado Augias e Maurizio Mannoni - dopo un'esperienza pluritrentennale nella stessa azienda - sbatteranno la porta, nelle ultimissime ore è diventato realtà l'addio di Bianca Berlinguer con le sue dimissioni, dopo 34 anni di permanenza in Rai. Dove verrà traslocato l'intero corpaccione della fu Cartabianca? Ancora non si sa. Ma, per quanto le classiche balle della sinistra su un inesistente intervento politico del centrodestra contro Rai3 proseguiranno a spron battuto, la verità è che cinque volti noti di quel canale tv se ne sono andati esclusivamente per propria volontà.

Tutto il resto è noia.

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