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Ue, Barroso: "Immigrati, problema europeo"

Oltre 20mila gli immigrati arrivati in Italia dall'inizio dell'anno. Il governo presenta il piano per far fronte all'emergenza immigrazione: "Saranno rimpatriati cento tunisini al giorno". Le Regioni confermano il no: "Tendopoli ingestibili". Berlusconi telefona a Barroso che promette un impegno più fattivo da parte dell'Ue. FOTO: L'assalto ai treni nella stazione di Oria (Brindisi)

Ue, Barroso: "Immigrati, problema europeo"

Roma - Oltre ventimila immigrati. Un vero e proprio tsunami umano. il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non usa mezzi termini e assicura che per il governo la prima soluzione all'emergenza è il rimpatrio. Proprio per questo, il governo punta ad ottenere il rimpatrio di cento tunisini al giorno. Non solo. Per i centri di accoglienza provvisoria saranno pronte in 48 ore 7mila tende da destinare ai siti che saranno scelti nelle varie regioni. Mentre a Manduria gli autobus trasportano gli immigrati sbarcati a Taranto dalla nave Excelsior, si registrano le prime fughe. Oltre settanta persone sono riuscite ad allontanarsi dalla tendopoli scavalcando la rete di protezione ed eludendo i controlli delle forze dell'ordine.

Un sito per ogni Regione Ogni Regione dovrà mettere a disposizione un sito per l’accoglienza dei migranti, secondo le indicazioni che fornirà il governo. Qualora il sito scelto dall’esecutivo non dovesse essere gradito dall’autorità locale, quest’ultima dovrà presentare una controproposta. Ricordando l’intensa attività diplomatica di Palazzo Chigi Berlusconi ha sottolineato il problema degli immigrati non può e non deve gravare soltanto sull’Italia. La proposta alla Tunisia sui rimpatri, ha aggiunto Berlusconi, prevedrebbe un supporto economico dell’Italia per il reinserimento dei migranti nel proprio Paese con costi definiti "sostenibili". Il governo ha proposto agli enti locali di aggiornare la cabina di regia sul’emergenza immigrati a martedì prossimo, dopo il viaggio del premier Silvio Berlusconi a Tunisi. "Noi siamo contrari a campi di concentramento, con filo spinato e tende - ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi - violerebbero i diritti umani e creerebbero insicurezza tra le popolazioni locali".

Problema europeo Dopo una lunga conversazione telefonica, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della
Commissione Europea, José Manuel Durão Barroso, hanno concordato che il flusso migratorio in arrivo dal nord Africa "è un problema che riguarda tutta l’Europa" e pertanto "deve essere affrontato e risolto a livello europeo", con l’impegno in tal senso della Commissione Europea. Il colloquio, riferisce una nota di palazzo Chigi, "si è incentrato sull’emergenza immigrazione, soprattutto in vista della visita che il Presidente Berlusconi effettuerà a Tunisi lunedì prossimo".

Permesso per i ricongiungimenti Mentre l'Europa nicchia, temporeggia e lascia l'Italia senza aiuti, il Viminale studia un modo per applicare il principio di solidarietà. "Si pensa alla possiibilità di concedere un permesso di soggiorno temporaneo per i migranti che vogliono fare ricongiungimenti familiari - ha spiegato Maroni - è un modo per fare capire all’Europa che, di fronte al diniego totale di collaborazione, abbiamo uno strumento legislativo per attuare principio di solidarietà. Chi vuole andare in Francia e Germania non possiamo trattenerlo in Italia". Anche Berlusconi è in sintonia con il titolare del Viminale: "Continuano le pressioni sulla Commissione europea, ho in programma un incontro con il presidente: anche l’Europa deve intervenire dando il suo apporto".

L'accordo con la Tunisia "E' importante l’incontro di Tunisi previsto lunedì con il governo tunisino: è assumere l’impegno della tunisia per l’accettazione dei rimpatri", ha continuato il presidente del Consiglio ribadendo che "quello che abbiamo di fronte è uno tsunami umano che può assumere dimensioni importanti: più di 20 mila clandestini hanno raggiunto il nostro Paese". "Stiamo affrontando la situazione in modo da sgravare Lampedusa da questa massa di persone - ha continuato il Cavaliere - il mare è agitato e questo ha ritardato operazioni di imbarco che riprenderanno il prima possibile". Il premier ha poi ricordato che "è stato raggiunto un accordo per una serie di interventi del governo italiano per la tunisia, a fronte di impegni del governo tunisino per fermare l’uscita illegale dei loro cittadini dal loro Paese: è un reato in Tunisia". "Ci siamo impegnati in linee di credito e alla fornitura di equipaggiamenti e materiale alle forze di polizia - ha puntualizzato Berlusconi - il fronte di questi accordi non si sono fermati i cittadini provenienti dalla Tunisia".

Errani: "Tendopoli ingestibili" Sulla questione delle tende e delle tendopoli non c’è l’accordo delle Regioni e degli enti locali", ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine della cabina di regia sull’emergenza immigrazione. Errani ha spiegato che le "tendopoli non sono gestibili" e ha ricordato che l’accordo siglato con il governo "aveva come oggetto, sulla base di una richiesta del governo, solo i profughi". "Abbiamo detto al governo che c’è una emergenza umanitaria che bisogna affrontare con gli strumenti che sono consentiti dalle leggi italiane e dalle direttive Ue - ha proseguito Errani - diciamo no a situazioni che non si possono gestire, le tendopoli non sono gestibili. Bisogna superare il tema dell’immigrato clandestino, diversamente il tema non si riesce a gestire". Il presidente della Conferenza delle Regioni ha spiegato che Berlusconi e Maroni lunedì incontreranno il governo tunisino "e sulla base dei risultati di quell’incontro vedremo quali proposte avanza il gover"no". C’è una emergenza umanitaria che va gestita con il senso delle istituzioni. Berlusconi si è riservato di darci delle risposte. Ad oggi - ha concluso - la risposta è quella di ieri".

Fuga di massa da Manduria Fughe in massa si stanno registrando dalla tendopoli di Manduria attraverso un varco che si trova all’altezza di un cancello della piccola recinzione, alta non più di due metri. Il varco è stato fatto nelle scorse ore dai vigili del fuoco che stanno compiendo lavori nell’area. Gli immigrati lo hanno scoperto e lo stanno utilizzando per fuggire: si nascondono per alcuni minuti in vecchi ruderi diroccati di ex dormitori di quello che era un aeroporto militare e che ora ospita la tendopoli e poi vanno via nelle campagne dopo aver attraversato la strada provinciale che collega Manduria con Oria.

Bloccati gli immigrati a Milano I primi tunisini che si sono allontanati dai luoghi di raccolta e di identificazione con l’intenzione di recarsi verso nord, a Milano, sono stati bloccati stamani nel capoluogo lombardo. Secondo quanto si è appreso, gli immigrati sono giunti a Milano in treno, dove però era stato predisposto un servizio di osservazione da parte della Polfer che li ha intercettati, bloccandone una parte, mentre molti altri sono riusciti ad elidere i controlli. Secondo quanto si è appreso, gli immigrati tunisini sono i primi tra quelli dell’emergenza sbarchi di questi giorni, a giungere a Milano. Ne erano stati segnalati oltre un centinaio sui treni in arrivo dal sud, e in effetti, questa mattina ne sono scesi in stazione Centrale circa 150. La Polfer aveva predisposto un servizio di osservazione e ne ha bloccati una quarantina, che sono stati accompagnati in questura per le pratiche di fotosegnalamento.

I servizi di controllo nelle stazioni milanesi proseguono perchè si ritiene che a breve ne possano arrivare altri.

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