Bruxelles - Il pil di Eurolandia è crollato
nei primi tre mesi dell’anno del 2,5% rispetto all’ultimo
trimestre 2008. Si tratta del calo più marcato dalla nascita
della zona euro. L'Eurostat conferma così la
stima flash del maggio scorso.
Il dato peggiore riguarda la Germania (-3,8%), seguita da
Austria e Olanda (-2,8%), Italia (-2,4%), Spagna (-1,9%), Belgio
(-1,6%) e Francia (-1,2%). Nell’Ue-27 il calo è stato del 2,4%,
col Regno Unito a -1,9%.
Piano anti-disoccupazione Accelerare lo stanziamento di 19 miliardi di
euro dei finanziamenti Ue programmati per sostenere l’occupazione
nel periodo 2009-2010. Il presidente della Commissione Ue, Barroso,
ha definito il Piano di ripresa sociale per l’emergenza occupazione.
Questi i cardini: deroga di 2 anni alla regola del co-finanziamento
per l’uso del Fondo europeo; destinare 100 mln per la creazione di
un sistema di microcredito per le pmi; garantire almeno 5 milioni di
contratti di apprendistato ai giovani. Barroso ha detto che bisogna
affrontare l’emergenza occupazione con la stessa determinazione
con cui si è affrontata la crisi finanziaria ed economica. Il piano è
stato presentato oggi dall’esecutivo europeo e sarà portato sul
tavolo del prossimo Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue.
Nel testo della comunicazione si esortano gli Stati membri sia a
’favorire l’occupazione attraverso la formazione e il lavoro a tempo
parzialè, sia a ’garantire un aiuto immediato ai disoccupatì. Ad
esempio "con proposte finalizzate ad offrire tempestive opportunità
di formazione o lavoro a ciascun disoccupato: entro un mese per i
giovani di età inferiore ai 20 anni, entro due mesi per quelli sotto i 25
anni, entro tre mesi per quelli sopra i 25 anni". "L’impatto della crisi sul lavoro è la nostra principale
preoccupazione", ha detto Barroso.
Un crollo da record Su base annua, nel primo trimestre 2009 il pil è diminuito del 4,8% nella zona euro e del 4,5% nell’Ue-27. Anche qui la performance peggiore tra i Paesi di Eurolandia è quella della Germania (-6,9%), seguita da Italia (-5,9%), Francia (-3,2%) e Spagna (-3,0%).
A pesare di più sulla recessione della zona euro nei primi tre mesi dell’anno - sottolinea Eurostat - un calo dello 0,5% nella spesa delle famiglie per i consumi, ma sopratutto un calo del 4,2% degli investimenti, dell’8,1% dell’export e del 7,2% delle importazioni. Eurostat ricorda come nel primo trimestre 2009 il pil Usa è calato dell’1,5% mentre quello del Giappone del 4,0%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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