I libri di storia adottati dalle scuole pubbliche americane tornano a provocare polemiche. Ora sono quelli adottati in alcune scuole della Virginia ad andare sul banco degli imputati, dopo che gli storici hanno trovato una serie di errori e inesattezze. Come lo sbaglio nella data d'ingresso degli Stati Uniti nelle Prima Guerra Mondiale, indicata come il 1916 invece che il 1917, o il numero degli stati che partecipavano alla Confederazione suddista, 12 invece che i reali 11. Errori che verrebbero segnati con un voto negativo nei test degli studenti che su questi libri si devono preparare. Gli errori in effetti sono stati scoperti per caso, dal momento che le autorità scolastiche avevano ordinato una revisione dei testi pubblicati dalla Five Ponds Press dopo la polemica riguardo alle affermazioni in essi contenute riguardo alla presunta presenza di molti soldati afromaericani tra le fila dell'esercito degli stati che difendeno la schiavitù durante la Guerra Civile. La tesi, sostenuta da tempo dai gruppi nostalgici della Confederazione, è stata più volte smentita dagli storici, ricorda il Washington Post, il giornale della capitale che lo scorso ottobre aveva denunciato per primo la vicenda. L'autrice del libro di testo si era difesa affermando candidamente di aver trovato il riferimento durante le sue ricerche su Internet, con buona pace per il metodo storico. «Non potevo assolutamente credere al numero degli errori: date e fatti errati continuamente, mi chiedono come questi libri abbiano passato l'approvazione», ha dichiarato Ronald Heinemann, professore universitario in pensione che ha corretto uno dei testi imputati raccomandandone «l'immediato ritiro dalle classi, o almeno alla fine dell'anno». Prima dell'adozione da parte delle scuole, il dipartimento dell'istruzione della Virginia ha dovuto infatti approvare i testi della casa editrice, controllandone soprattutto la corrispondenza con i programmi statali.
Il controllo che viene affidato ad una commissione di ex insegnanti: ma evidentemente il sistema non funziona, ha ammesso lo stesso portavoce del dipartimento di fronte all'evidenza degli errori riscontrati dagli storici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.