
È una storia al femminile quella di Tre Gazzelle Bistrot, il locale aperto l'8 aprile scorso in pieno centro, al 7 di via San Pietro all'Orto, tra San Babila e il Duomo, da Valentina Calacoci come spin off dello storico bar in Brera gestito dalla sua famiglia. Lei ha voluto realizzare il sogno di un'altra giovane donna, Kassandra Galindo Rodriguez, spagnola di origini e italiana di adozione, volto noto per aver partecipato, con grazia e determinazione, all'edizione numero 13 di Masterchef, la penultima andata in onda, dove si fermò a due puntate dalla finale. Kassandra ha 27 anni ma in cucina si mostra determinata e molto propensa a sapori decisi e abbinamenti audaci. Ha solo bisogno di prendere coraggio e di mettere a fuoco alcuni dettagli. Io ho mangiato il suo menu degustazione da sette portate (ciascuna con una dedica a una persona o a un momento della sua vita) a 75 euro e ho trovato interessanti il Gazpacho con capasanta e cetriolo, a cui servirebbe solo un elemento croccante, il Glacier 51 con topinambur e fondo bruno, che dona al pesce la grassezza e lo spessore di una carne, il Piccione perfettamente cotto con mirtilli e patata, e i due dolci, il notevole gelato di bergamotto con pepe di Sichuan e la crema diplomatica con frutti di bosco e mandorle. C'è poi una carta con otto piatti in tutto (pochi, forse) da cui ho assaggiato le Linguine all'aglio nero con ragù di cozze e aromi di prugna dal buon carattere ma con una parte sapida troppo spinta.
L'entusiasmo non manca di certo al primo piano del Tre Gazzelle Bistrot (al piano strada c'è un bar-tavola calda), e c'è ragione di sperare in futuri
successi se verranno messi a punto alcuni dettagli, in cucina, nel servizio e nella carta dei vini. Sono tutti giovani, ci vuole tempo, materia in cui Milano non è spesso generosa. Ma noi tifiamo per Valentina e Kassandra.