Residenza papale, dieci stanze e cappella privata ecco come è fatto l'appartamento dove vivrà Leone XIV

Rimossi i sigilli dell'appartamento papale posizionati dopo la morte di Papa Francesco, il nuovo Pontefice ha preso possesso delle stanze dove risiederà. Ecco quante sono e cosa c'è all'interno

Una delle stanze dell'appartamento papale
Una delle stanze dell'appartamento papale

Il Palazzo Apostolico, noto anche come Palazzo del Vaticano o Palazzo Papale, è la sede ufficiale del Pontefice all’interno della Città del Vaticano. Più che una semplice residenza, si tratta di un vasto complesso che costituisce il cuore del potere spirituale della Chiesa cattolica, ricco di storia, opere d’arte e significato religioso. Ieri mattina, 11 maggio, al termine della preghiera del Regina Coeli pronunciata dalla Loggia delle Benedizioni, Papa Leone XIV ha ufficialmente riaperto l’appartamento papale, rimuovendo i sigilli che erano stati posti il 21 aprile 2025, a seguito della scomparsa di Papa Francesco, prendendo possesso dell'appartamento.

Come è fatto il Palazzo Apostolico

Il Palazzo Apostolico non è un singolo edificio, ma un complesso composto da circa 1.000 stanze, tra cui:
Gli Appartamenti Papali, oggi in parte disabitati (Papa Francesco ha scelto di vivere nella più modesta Casa Santa Marta), ma storicamente usati come residenza privata del pontefice.
La Cappella Sistina, celebre per gli affreschi di Michelangelo, sede dei conclavi per l’elezione del papa.
Le Stanze di Raffaello, un insieme di sale affrescate da Raffaello e dalla sua scuola, che servivano da appartamenti papali di rappresentanza.
La Biblioteca Apostolica Vaticana, una delle biblioteche più antiche e importanti del mondo.
La Sala Regia e la Sala Ducale, usate un tempo per udienze solenni e ricevimenti ufficiali.
L’Ufficio del Papa e la Segreteria di Stato Vaticana, che ospitano parte dell’amministrazione della Santa Sede.

L'appartamento di Leone XIV

Situato al terzo piano del Palazzo Apostolico, l’appartamento papale, noto anche come appartamento pontificio, si affaccia direttamente su Piazza San Pietro. Fin dal XVI secolo, ha rappresentato la dimora privata di ogni Papa, un luogo carico di simbolismo e riservatezza.

L’appartamento comprende circa dieci ambienti, tra cui lo studio personale del Pontefice, dove si svolge gran parte del lavoro quotidiano e si ricevono ospiti; la camera da letto, una cappella per la preghiera privata, la sala da pranzo e alcune stanze dedicate ai collaboratori più vicini. Particolarmente significativo è l’ambiente noto come "aula della finestra": è da qui che il Papa, ogni domenica e nei giorni festivi, si affaccia per recitare l’Angelus e rivolgersi ai fedeli raccolti in piazza.

L'attuale composizione

Nel corso dei secoli, l’appartamento papale è stato oggetto di numerosi interventi di ristrutturazione, adattandosi alle esigenze personali di ciascun pontefice e alle innovazioni tecnologiche del tempo. Alcuni Papi hanno introdotto sistemi di riscaldamento, linee telefoniche e perfino un piccolo ascensore, trasformando questi spazi antichi in ambienti più funzionali e moderni. Alla morte o alla rinuncia di un Papa, l’appartamento viene tradizionalmente sigillato, rimanendo inaccessibile fino alla nomina del successore, che può decidere se farne la propria residenza o scegliere un’altra sistemazione.

Un viaggio nella storia del Palazzo

Le radici del Palazzo Apostolico affondano nel Medioevo, ma fu durante il Rinascimento che l’edificio assunse il suo aspetto attuale, grazie all’intervento di pontefici come Sisto IV, Giulio II e Leone X. Dopo il ritorno dei papi da Avignone nel 1377, il palazzo iniziò a sostituire progressivamente il Laterano come residenza principale del pontefice. Nei secoli successivi, il complesso si ampliò e si arricchì di nuove strutture, trasformandosi in un vero e proprio scrigno di arte e spiritualità. Maestri del calibro di Bramante, Raffaello e Michelangelo lasciarono la loro impronta indelebile, contribuendo a renderlo una delle mete più visitate al mondo.

Simbolo di continuità

Il Palazzo Apostolico non è solo la residenza del Papa, ma rappresenta anche il cuore pulsante del papato. Oltre alla sua funzione abitativa e cerimoniale, è un potente simbolo della continuità della Chiesa e della sua presenza nel mondo. Da queste stanze il Pontefice guida la comunità cattolica globale, incontra leader politici e religiosi, presiede celebrazioni solenni e rivolge messaggi di grande rilevanza, come la benedizione Urbi et Orbi. La sua maestosa architettura riflette, nel tempo, l’evoluzione del ruolo papale: da sovrano con potere temporale a guida spirituale e oggi punto di riferimento globale per milioni di credenti.

La scelta di Papa Francesco


Dopo la sua elezione nel 2013, Papa Francesco ha scelto di non risiedere nell’appartamento papale, lasciandolo inutilizzato per la vita quotidiana. Il Pontefice ha preferito trasferirsi nella più modesta Casa di Santa Marta, all’interno del Vaticano, in linea con il suo stile di vita sobrio e il desiderio di restare vicino alle persone.

Nonostante questa decisione personale, l’appartamento pontificio conserva un profondo valore simbolico: rappresenta la continuità e la solennità del ministero petrino ed è un luogo intriso di storia e significato per la Chiesa cattolica.

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