Vecchi libri in piazza: torna il mercatino dell’usato

Passione e curiosità, cultura e tradizione, all’aperto e sotto i portici, si ritrovano questa domenica in onore del libro. O meglio: dei «Vecchi libri in piazza».
Il mercatino di testi usati, diventato ormai un’istituzione milanese, torna infatti in Piazza Diaz per dare inizio a una coinvolgente stagione di letture.
Da settembre a giugno, ogni seconda domenica del mese (escluso aprile, che anticipa l’incontro alla prima settimana per via della Pasqua), dalle 9 alle 17, oltre 100 espositori arriveranno da tutt’Italia, ognuno in compagnia di una ricca «mercanzia di carta» da presentare sul banco. E che banco! Il più grande d’Europa è proprio questo nel cuore meneghino, che nasce sotto i portici di piazza Diaz e si ferma di fronte al Duomo, sotto i portici meridionali. Per ora, almeno.
Perché nell’aria c’è un progetto d’espansione che, a maggio, potrebbe scendere tra le vie che da Piazza Duomo portano a San Babila. A rivelarlo è Sergio Malavasi, figlio del fondatore della storica Libreria Malavasi, erede di una professione, ma soprattutto di una passione cresciuta tra le pagine e gli autori. È questo «signore del libro» che, nel ’95, ha dato vita alla mostra-mercato di Piazza Diaz e che, ora, vorrebbe realizzare una fiera espositiva ancora più vasta - parla di 200 venditori - e a carattere internazionale. Ma dato che sulla «kermesse del libro usato» - come Malavasi la chiama - non c’è fretta di parlare (dal momento che partirebbe in maggio e solo dopo il responso positivo del Comune di Milano), sarebbe il caso di tornare all’appuntamento di questa domenica.
Un appuntamento che per alcuni è un rituale, per altri un incontro inaspettato, gradita variazione della routine della festa. Per i collezionisti, invece, rappresenta una speranza. Girano agitati tra le bancarelle, scorrono veloci nella calca e, intanto, spalancano gli occhi alla ricerca del numero mancante di una collana fuori commercio, di una vecchia rivista che rimanda a qualche storia personale o forse anche di un grande classico con autografo sul retro. C’è poi chi fa veri affari, come «un signore che con 100euro è tornato a casa con la prima edizione del Gattopardo - dice Malavasi e aggiunge - Al Brassens di Parigi l’ho visto a 8mila euro». Poi è possibile incontrare politici, personaggi della cultura e dello spettacolo, tutti a caccia di qualche «articolo», da infilare nella libreria di casa.

Persone diverse per gusti, obiettivi ed età (si punta sempre più sui giovani) con tra le mani un po’ di polvere e tanta cultura. Un maremagnum d’umanità che sul web è seguito da .com - www.maremagnum.com - e che può ritrovarsi ogni giorno su un mercatino virtuale.

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