Violenze sessuali: in manette «branco» di rom

Una violenza sessuale che aveva terrorizzato Milano e l’hinterland. Era il 27 giugno dell’anno scorso: una banda di quattro uomini aveva aggredito una barista 31enne e un suo amico e coetaneo, che si erano appartati in auto. Pistole alle tempie, avevano immobilizzato lui e stuprato a turno lei, per due ore lunghe: un tempo infinito. Ieri, finalmente, la notizia che, in questi giorni, i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese, comandati dal capitano Marco Poddighe, dopo lunghe e complesse indagini in Italia e all'estero, hanno arrestato i quattro responsabili e due loro complici.
I sei, ritenuti componenti di una banda dedita a rapine e violenze sessuali, sono tutti rom romeni. L'accusa, a vario titolo, è di violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e rapina. La banda è stata individuata nel corso di una lunga indagine e bloccata tra l'Italia, la Spagna e la Romania. Durante le indagini sono stati identificati circa 300 rom anche grazie a una lunga serie d’intercettazioni telefoniche.
La banda, oltre che dello stupro di Segrate, è responsabile anche di un’altra violenza sessuale, commessa il 26 aprile 2007 su una ragazza di 20 anni che si prostituiva sempre nella stessa località.

I sei, dopo averla costretta a salire su un furgone, l’avevano costretta a subire violenze per oltre 5 ore.
I rom non appartengono ad un unico insediamento ma sono tutti imparentati tra loro e originari della stessa provincia. Cinque dei sei sono già stati rinviati a giudizio.

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