Milano più sicura. «In realtà i reati non sono aumentati - ha dichiarato ieri Letizia Moratti - e il 95 per cento degli stupri denunciati viene punito ma la percezione di sicurezza nei cittadini è diminuita. Le donne, in particolare, si sentono in pericolo. Per questo ci adoperiamo».
È la città che risponde alle violenze. Con un pacchetto di misure «frutto di un lavoro congiunto e con la disponibilità di commercianti, municipalizzate, istituzioni e volontariato». Ci saranno pulsanti di emergenza ai semafori e alle fermate degli autobus, autobus e taxi rosa per riaccompagnare le donne a casa quando fa buio. E ancora: incentivi fiscali (sulla tassa per le insegne luminose) e sconti sulla bolletta ai negozianti perché tengano le vetrine illuminate anche di notte. Tra le richieste al governo una maggior presenza di forze dellordine. Per punire i colpevoli il Comune vuole costituirsi parte civile nelle cause contro gli stupratori e ha chiesto al ministro della Giustizia di introdurre il processo per direttissima. Lappello al governo riguarda anche i fondi necessari alla città per essere più sicura: «Chiediamo che nella finanziaria si tenga conto delle nostre richieste a partire dallufficio assistenza vittime che il Comune intende aprire». Non è finita. Palazzo Marino aumenterà i vigili di quartiere e rinuncerà allIci versata dallAler già dal primo di gennaio per avere più portieri sociali.
«Voglio far sentire più sicuri i milanesi»
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