Dopo cinque gradi di giudizio, la Cassazione stabilisce che Amanda e Raffaele non hanno ucciso Meredith Kercher. Per l'omicidio in carcere solo Rudy Guede
Dopo cinque gradi di giudizio, la Cassazione stabilisce che Amanda e Raffaele non hanno ucciso Meredith Kercher. Per l'omicidio in carcere solo Rudy Guede
Otto anni di indagini sul delitto di Perugia in cui è morta Meredith Kercher
Parola alla Cassazione. In giornata la sentenza definitiva sul caso della studentessa inglese 22enne assassinata a Perugia nel novembre del 2007
È stata chiesta la conferma della condanna per entrambi gli imputati. Lui è in aula, lei attende il verdetto a Seattle e non ha intenzione di tornare in Italia. Il verdetto è atteso per venerdì
Condannati, poi assolti, infine nuovamente condannati. E non è ancora finita. Oggi uno dei processi più controversi degli ultimi anni approda per la seconda volta in Cassazione. Esattamente dopo due anni. I giudici della V sezione penale dovranno decidere se confermare o meno la condanna per Raffaele Sollecito e Amanda Knox rispettivamente a 25 anni e 28 anni e sei mesi per l'omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese trovata senza vita nella sua stanza in un appartamento di Perugia la notte del primo novembre 2007. Amanda e Raffaele hanno già scontato quattro anni di carcere. Gli imputati si sono sempre proclamati innocenti. I tempi della decisione sono incerti. Non si sa infatti se il verdetto possa arrivare in serata. Sollecito attenderà l’esito in aula, mentre non saranno presenti Amanda, che aspetterà a casa sua, a Seattle, e i famigliari di Meredith, rimasti in Inghilterra
Secondo Neewsweek la Cassazione ripristinerà la condanna, ma una fonte del Dipartimento di Stato Usa ha detto che una richiesta di estradizione verrà respinta
Il givoane, condannato in secondo grado a 25 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kircher: "Sono stato sottoposto a 15 ore di interrogatori, ma non c'entro nulla"
La tesi del giovane sulle reazioni dei social network alle notizie di cronaca. Tra gli esempi anche il flusso di colpevolisti e innocentisti per il caso Kercher
Il ragazzo ricorre in Cassazione: "Ero a casa a guardare i cartoni"