Per la prima in undici anni di potere, Assad rilascia un'intervista alla tv di Stato siriana e assicura un processo di riforme ed elezioni legislative entro febbraio 2012. Poi minaccia l'Occidente: "Ogni eventuale azione militare contro la Siria avrà conseguenze assai più vaste di quanto potreste sopportare"
Bashar al Assad
Nello scontro sanguinoso nessuno dal di fuori è disposto a intromettersi. Anche perché la Siria non ha acqua (viene tutta dalla Turchia) e pochissimo petrolio...
Proseguono le violenze del regime di Assad contro la popolazione civile che si ribella. Frattini richiama l'ambasciatore. Bruxelles fa scattare le sanzioni
Dopo il massacro di ieri - 136 morti - con i carri armati che hanno sparato sui civili nella città di Hama la situazione in Siria è sempre più esplosiva. L'esercito continua bombardare e il presidente Assad si congratula con i militari per la "prova di patriottismo"
Le truppe e i carri armati dell'esercito siriano sono entrati nella città di Hama, teatro nei giorni scorsi di grandi manifestazioni di protesta contro il regime di Assad. I tank attaccano da quattro diverse direzioni, travolgendo le barricate erette dagli abitanti, che denunciano il taglio della corrente elettrica e dell'acqua. Quattro morti anche a Daraa. Sono più di 130 le vittimein tutto il paese. Guarda i video: L'esercito entra nella città con i carrarmati - Caos e guerriglia a Hama
Atteso discorso in tv del presidente siriano: "I complotti e i tentativi esterni di interferire nella politica interna della Siria non faranno che rendere più forte Damasco". Quello che la Siria sta vivendo è un "momento cruciale nella storia del Paese". In piazza riesplode la protesta
Le truppe siriane sono entrate a Jisr Al-Shughur, la cittadina del nord-est della Siria, vicino al confine con la Turchia, roccaforte della rivolta, per espellere i "gruppi armati". Lo ha annunciato il regime di Damasco attraverso la tv di Stato. Il governo italiano: "Stop alle violenze"
Almeno cinque elicotteri da combattimento hanno aperto il fuoco con le mitragliatrici per disperdere i manifestanti pro democrazia a Maarat al Numan, nel nord della Siria. Ventotto le vittime. A nord di Damasco i soldati hanno aperto il fuoco contro i manifestanti e hanno dato alle fiamme i prodotti agricoli che si trovavano nei campi. Guarda il video
Dopo la consueta preghiera del venerdì è riesplosa la protesta contro Assad. Per la prima volta coinvolti anche alcuni quartieri del centro di Damasco. Uccisi ventuno manifestanti in varie città del Paese. Lunedi vertice dei ministri degli Esteri dell'Unione europea: al vaglio misure restrittive nei confronti di una decina di esponenti del regime, tra cui Assad
Pubblicandole si avrebbero più rischi che benefici. E Obama cresce nei sondaggi. Foto: Pakistan tra festeggiamenti e proteste