A tre giorni dall’aggressione al premier sul motore di ricerca sono "sparite" le foto con il volto insanguinato. Maroni: "No a reati speciali per il web". E tramonta l'ipotesi decreto
Silvio Berlusconi
Il Pdl fa quadrato attorno al capogruppo alla Camera accusato da Ezio Mauro di aver voluto "ripristinare il clima di guerra". Bondi: "Il suo linguaggio ha assunto connotazioni che non è nemmeno semplice definire: una sorta di mistura fra la menzogna sistematica stile Pravda e l’arroganza del fascismo degenerato di fine Ventennio"
La polizia: l'aggressore si teneva "informato sul premier". Probabile la pista che Tartaglia non abbia scelto a caso la piazza e il momento. Spunta un testimone: "C'era un complice"
Il leader dell'Idv spara a zero contro la maggioranza. Scoppia la bagarre in aula. Pd lacerato
In democrazia è ammesso uccidere un dittatore: così i Di Pietro e le Bindi hanno legittimato l'attentato a Berlusconi. Ma d'ora in avanti chi definisce un "regime fascista" questo governo se ne deve assumere le responsabilità
Il primo messaggio del premier dopo l'aggressione: "Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto". Il dottor Zangrillo: "Sarà dimesso domani, nessun impegno per due settimane". Letta: "Berlusconi vuole che si vada avanti". Don Verzè: "E' afflitto, ma è un uomo davvero ottimista". La telefonata di Fini: "Silvio come stai?". L'amico Putin: "Silvio, sei stato coraggioso". Tutti in fila per fare visita al Cav: guarda la gallery
Nel Pdl cresce il timore di altre aggressioni. Il Copasir: "Il premier sia prudente, la sua sicurezza è un bene nazionale". E Napolitano: "Bisogna fermarsi". Bersani piange lacrime di coccodrillo
Lunga chiacchierata tra i due leader. Il primo ministro russo «sdegnato» per l'aggressione ha fatto gli auguri al premier italiano: «Conoscendo il carattere forte di Berlusconi, sono fiducioso: presto recupererà e tornerà al lavoro».
"Mi è sembrato di vedere proprio questo gesto che lui stesse prendendo qualcosa e questo l’ho visto perchè avevo degli amici che erano lì alla sbarra e mi stavo preoccupando che potessero salutare il presidente". È il racconto di Andrea Di Sorte che domenica pomeriggio era a Milano, in Piazza Duomo, accanto al premier nel momento dell’aggressione