
Premiata dalla guida spagnola Melendo come migliore scrittrice del mondo di questa tipologia di vini, è lì’ideatrice e la curatrice di Bollicine del Mondo di Identità Golose, una app che mappa 625 cantine di differenti Paesi del mondo, il 55 per cento delle quali italiane

Storica azienda di Alba (143 anni di storia e cinque generazioni), è stata tra pe prime a puntare sulla valorizzazione dei cru, e produce alcune etichette di Barolo di stile classicista (con la vetta dell’Ornati) e un Barbaresco di notevole balsamicità

Abbiamo provato in anteprima il nuovo locale aperto a Noceto, in provincia di Parma, dallo chef recordman di stelle in Italia. Si trova in un edificio ristrutturato in anni di lavori dalla famiglia Utini e che l’interior designer Stefano Guidotti ha reso un piccolo capolavoro di classicità contempranea. In cucina il barese Roberto Monopoli, a cui toccherà rendere il locale una destinazione gourmet

Una regione doppia, anzi multipla, soggetta a numerose influenze che si manifestano sulle tavole. Grandi eccellenze come Agli Amici a Udine e Harry’s Bar a Trieste, notevoli sperimentatrici come Antonia Klugmann nel suo Argine a Vencò e Fabrizia Meroi di Laite e tanti locali tradizionali ma affidabilissimi

Parte la nuova avventura dello chef nippo-brasiliano che ha conquistato Milano con Finger’s. Un locale in Porta Romana elegante ed eccessivo, dove propone la sua cucina fusion che non ha paura di stupire e divertire. E in un bancone da dodici clienti la cena diventa uno show

Viaggio in una delle maison più blasonate della regione, che ha appena aperto una nuova cantina sostenibile ad Ambonnay. E che lancia sul mercato i nuovi prodotti, la Grande Cuvée 172ème Édition e il Krug Rosé 28ème Édition, entrambi creati a partire dalla vendemmia del 2016

Considerata una delle migliori osterie d’Italia, quella gestita alla periferia di Firenze dai fratelli Gori, lo chef Paolo e il sommelier Andrea, è un luogo sospeso nel tempo eppure molto contemporaneo nel suo non cedere a nessun compromesso e non rincorrere facili mode. Menu tradizionale, bella mano e carta dei vini da ristorante stellato

Considerata una delle migliori osterie d’Italia, quella gestita alla periferia di Firenze dai fratelli Gori, lo chef Paolo e il sommelier Andrea, è un luogo sospeso nel tempo eppure molto contemporaneo nel suo non cedere a nessun compromesso e non rincorrere facili mode. Menu tradizionale, bella mano e carta dei vini da ristorante stellato

Il produttore friulano segue una sua filosofia produttiva molto rigorosa, rifugge da ogni moda e la sua sincerità politicamente scorretta lo ha emarginato dalle guide. Ma i suoi vini sono di un’espressività singolare, soprattutto il notevolissimo autoctono rosso, dal naso di pepe bianco, e il Pignol che esce da tredici anni sui lieviti potente ed elegante

Il ristorante del Portrait Milano ha rinunciato al fine dining per proporre una ottima cucina di tradizione all’insegna della dialettica esclusivo/inclusivo. Noto per la Pasta in bianco propone anche dei notevoli Mondeghili. E poi una sala efficientissima e degli ottimi cocktail
