Cronaca locale

(Agenzia Vista) Milano, 25 febbraio 2020
Coronavirus, a China town a Milano mascherine a ruba, prezzi anche di dieci volte superiori
Nelle farmacie di via Paolo Sarpi a Milano, sede di una numerosa comunità cinese, le mascherine vanno a ruba e vengono vendute a prezzi fino a dieci volte superiorri.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Agenzia Vista
 Coronavirus, a China town a Milano mascherine a ruba, prezzi anche di dieci volte superiori

(Agenzia Vista) Milano, 25 febbraio 2020
Coronavirus, a China town a Milano mascherine a ruba, prezzi anche di dieci volte superiori
Nelle farmacie di via Paolo Sarpi a Milano, sede di una numerosa comunità cinese, le mascherine vanno a ruba e vengono vendute a prezzi fino a dieci volte superiorri.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Agenzia Vista
 Coronavirus, a China town a Milano mascherine a ruba, prezzi anche di dieci volte superiori

Strade e piazze deserte, locali pubblici chiusi dopo le 18. Milano sembra una città fantasma nella prima sera di coprifuoco imposto dalla Regione Lombardia per evitare i rischi di contagio da coronavirus. Chiusi il Duomo e la Scala, chiusi musei e cinema, negozi e pub. Nella Galleria Vittorio Emanuele II, solitamente piena di gente, passeggiano poche persone, la maggior parte delle quali indossa una mascherina di protezione. Mezzi pubblici vuoti, supermercati presi d'assalto prima che la gente, impaurita, si chiudesse in casa. (Lapresse)

Redazione
Milano, la prima serata con il "coprifuoco": strade deserte

A Napoli da diversi giorni protestano gli studenti dell'istituto Ferraris di Scampia. Stanno manifestando da quando due ragazzi sono rimasti intossicati dalle esalazioni mentre erano a scuola. Chiedono l'intervento delle istituzioni contro i roghi tossici. Hanno nelle mani dei video che documentano fumi tossici che si levano dall’area adiacente all'istituto, dove si trova un campo rom abusivo. Sotto a un cavalcavia, tra le baracche, ci sono ammassi enormi di rifiuti speciali e pericolosi e si vedono i segni lasciati dai roghi tossici. Una bomba ecologica al confine con la scuola. E basta fare un giro in pieno giorno per vedere una colonna di fumo nero che appesta l’aria fuoriuscire dal comignolo di una casupola dell’accampamento

Agata Marianna Giannino
Napoli, studenti intossicati dai roghi di rifiuti a Scampia
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