Cronaca nera

Il caso Madeleine McCann non è più un mistero congelato nel tempo. Oggi ha un nome, una pista, prove mai viste prima. Due confessioni, una cella telefonica agganciata la notte della scomparsa, una Jaguar che scompare e riappare, un casolare pieno di costumi da bambina, giocattoli e hard disk nascosti sotto terra con 80 giga di materiale segreto. E una domanda che nessuno può più evitare: è lui l’uomo che cercavamo da vent’anni? Ecco perché la procura tedesca è certa che Christian Brückner sia coinvolto nel rapimento e nella scomparsa della piccola Maddie. E perché la verità, oggi, è più vicina che mai.

Alessandro Politi
Maddie sparita a 3 anni. Il sospettato libero tra poco

Carlo Legrottaglie, il carabiniere eroe ucciso ieri, era di pattuglia ed è intervenuto. Avrebbe potuto rimanere in macchina, al sicuro, quando ha visto i banditi correre cercando di sfuggirgli. Ma non l’ha fatto. È sceso, si è messo a rincorrerli fino a quando non è stato raggiunto da una pallottola. Era il suo ultimo giorno di lavoro. Avrebbe potuto fregarsene, tanto il riposo era lì, dietro l’angolo. Ma non l’ha fatto. “Nei secoli fedele” è il motto dei carabinieri. E si può essere fedeli solo nel quotidiano, partendo dalle cose piccole. È una palestra, che si può disertare oppure no e questo è il bello della libertà. Legrottaglie, ancora una volta, ha detto sì. Sì, lo inseguo. Sì, cerco di arrestare questo malvivente che, si scoprirà poi, aveva precedenti per furto, rapina e associazione a delinquere. Non un teppistello quindi, ma un delinquente in piena regola. E ora anche omicida.

Matteo Carnieletto
Il carabiniere eroe poteva girarsi dall'altra parte. Ma non l’ha fatto

La polizia di Bologna sta indagando nella rete dei conoscenti dei due uomini che sono stati trovati morti in casa stamani a Bologna, uccisi a coltellate. Le vittime sono Luca Gombi, 50 anni, nato a Bologna e Luca Monaldi, 54 anni, nato ad Arezzo. La polizia scientifica e' al lavoro da questa mattina nell'appartamento di Piazza dell'Unita', dove entrambe le vittime abitavano, per i rilievi del caso. (ServizioDi Max Cavallari)

Ansa
Due uomini uccisi in casa a Bologna, la Polizia sul posto

"Basta col circo mediatico su Garlasco": questo è l'appello che da alcuni giorni circola sui giornali. Da anni non si vedeva un caso giudiziario suscitare un così grande interesse da parte dei lettori. Il dovere della stampa di approfondire il caso non può essere in discussione. Nella caccia al particolare nuovo, però, a volte in effetti si supera la misura.

Luca Fazzo
Circo mediatico

L'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco avvenuto nel 2007 è tornato d'attualità. Nei giorni subito dopo il triste fatto in provincia di Pavia un avvocato, che è anche il padre delle due gemelle Cappa, disse: "Adesso dobbiamo infangare Feltri". Questa è una cosa ridicola, detta da un personaggio meschino che io non infangerò, ma dirò soltanto che è un pessimo avvocato

Vittorio Feltri
Bruciate Feltri

A Tromello, piccolo comune del Pavese, da stamane stanno lavorando in maniera incessante i vigili del fuoco, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano, a Tromello, alla ricerca della possibile arma del delitto di Chiara Poggi. Il racconto della nostra inviata Paola Fucilieri

Paola Fucilieri
Garlasco, si setaccia il canale per trovare l'arma. Il racconto dell'inviata

Ci sono inchieste che è giusto fare anche a quasi 50 anni dai fatti? Io penso di sì. È il caso dell'indagine riaperta da poco dalla Procura di Milano sull'uccisione di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, ammazzati a sangue a freddo a Milano nell'aprile del 1978, giovani militanti del centro sociale Leoncavallo, allora come oggi Roccaforte dell'ultra sinistra

Luca Fazzo
Ecco perché è giusto riaprire il caso di Fausto e Iaio dopo 50 anni

Goro, Ferrara. È il 30 settembre 1988 quando il corpo di Willy Branchi, 18 anni, viene trovato nudo e massacrato vicino all’argine del Po. Colpito con una pistola da macello, il volto è irriconoscibile. Da allora, solo silenzi, depistaggi e segreti mai svelati. Festini, abusi, lettere anonime, un parroco che ritratta. Cosa nasconde davvero questo piccolo paese? E perché, dopo 37 anni, nessuno ha ancora trovato il coraggio di dire la verità?
Ne abbiamo parlato con Alessandro Politi, giornalista investigativo e docente all’Università degli Studi di Milano, per un’analisi oggettiva sui punti controversi del caso.

Alessandro Politi
Chi ha ucciso Willy Branchi? Un silenzio lungo 37 anni
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