Guerra

n una conferenza stampa il Pentagono mostra le immagini dell'attacco Usa all'impianto nucleare iraniano di Fordow, condotto nella notte tra il 21 e il 22 giugno. Davanti alla stampa ci sono il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Dan Caine. Nel video si vede l’impatto di una delle sei bombe 'bunker buster' sganciate e l’enorme esplosione che ne segue. L’impianto nucleare di Fordow è uno dei tre siti attaccati dagli Usa nella notte tra il 21 e il 22 giugno: un'operazione che è stata il "culmine" di 15 anni di pianificazione, ha dichiarato Caine.

Redazione web
Il Pentagono mostra le immagini dell'attacco a Fordow

Se volete sapere come andrà a finire una questione, guerra compresa, bisogna seguire il denaro. La ricetta infallibile coniata ai tempi dello scandalo Watergate. La sveglia di Sallusti

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - Mandereste vostro figlio a scuola da lui?

I bombardieri B-2 coinvolti nell'operazione statunitense contro l'Iran tornano alla base dell'Aeronautica Militare del Missouri. Le immagini pubblicate dallo United States Strategic Command il 22 giugno 2025 mostrano i bombardieri B-2 Spirit dell'Aeronautica Militare statunitense, coinvolti nell'operazione di attacco statunitense contro l'Iran, mentre tornano alla base dell'Aeronautica Militare di Whiteman, in Missouri, dopo la loro "missione di 36 ore a supporto dell'Operazione Midnight Hammer"

Ansa
Usa, i bombardieri B-2 attivi nell'operazione in Iran rientrano alla base

Le persone si rifugiano nei parcheggi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana di Tel Aviv, in Israele, a causa della guerra in corso con l'Iran. Dato che la metropolitana non funziona, le autorità cittadine hanno deciso di lasciare aperte le stazioni per coloro che non hanno un riparo sicuro per la notte. Alcune Ong hanno fornito tende e materassi per trascorrere la notte nei parcheggi

Ansa
Israele, stazioni della metro e parcheggi sotterranei diventano rifugi

Se vincerà la partita, Donald Trump verrà ricordato come il grande vendicatore dei 55 ostaggi americani che 46 anni fa trascorsero 444 giorni nelle mani dei loro sequestratori iraniani. Ma vincere la partita non sarà facile

Gian Micalessin
Donald Trump, il grande vendicatore

Trump ha fatto quello che l'Occidente libero si aspettava facesse e il segnale è forte: le democrazie non stanno inermi davanti a chi le minaccia. Ci sono momenti in cui c'è una sola cosa da fare: scegliere da che parte stare e sapere che ogni scelta comporta un prezzo da pagare

Alessandro Sallusti
Le due verità dietro l’attacco di Trump
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