Guerra

I bombardieri B-2 coinvolti nell'operazione statunitense contro l'Iran tornano alla base dell'Aeronautica Militare del Missouri. Le immagini pubblicate dallo United States Strategic Command il 22 giugno 2025 mostrano i bombardieri B-2 Spirit dell'Aeronautica Militare statunitense, coinvolti nell'operazione di attacco statunitense contro l'Iran, mentre tornano alla base dell'Aeronautica Militare di Whiteman, in Missouri, dopo la loro "missione di 36 ore a supporto dell'Operazione Midnight Hammer"

Ansa
Usa, i bombardieri B-2 attivi nell'operazione in Iran rientrano alla base

Le persone si rifugiano nei parcheggi sotterranei e nelle stazioni della metropolitana di Tel Aviv, in Israele, a causa della guerra in corso con l'Iran. Dato che la metropolitana non funziona, le autorità cittadine hanno deciso di lasciare aperte le stazioni per coloro che non hanno un riparo sicuro per la notte. Alcune Ong hanno fornito tende e materassi per trascorrere la notte nei parcheggi

Ansa
Israele, stazioni della metro e parcheggi sotterranei diventano rifugi

Se vincerà la partita, Donald Trump verrà ricordato come il grande vendicatore dei 55 ostaggi americani che 46 anni fa trascorsero 444 giorni nelle mani dei loro sequestratori iraniani. Ma vincere la partita non sarà facile

Gian Micalessin
Donald Trump, il grande vendicatore

Trump ha fatto quello che l'Occidente libero si aspettava facesse e il segnale è forte: le democrazie non stanno inermi davanti a chi le minaccia. Ci sono momenti in cui c'è una sola cosa da fare: scegliere da che parte stare e sapere che ogni scelta comporta un prezzo da pagare

Alessandro Sallusti
Le due verità dietro l’attacco di Trump

I primi soccorritori israeliani ispezionano gli edifici danneggiati e assistono i civili a Tel Aviv dopo le nuove ondate di missili lanciati dall'Iran. Le forze armate iraniane hanno dichiarato di aver preso di mira diversi siti in Israele dopo gli attacchi statunitensi contro siti nucleari chiave

Ansa
Missili su Israele, tra le macerie a Tel Aviv

L'Iran ha dichiarato che non ci sono “segni di contaminazione” nei suoi siti nucleari di Isfahan, Fordo e Natanz dopo gli attacchi aerei statunitensi contro le strutture. I media statali iraniani hanno citato il Centro nazionale per la sicurezza nucleare del Paese, che ha pubblicato una dichiarazione in cui afferma che i suoi rilevatori di radiazioni non hanno registrato alcuna emissione radioattiva dopo gli attacchi. “Non vi è alcun pericolo per i residenti che vivono nei pressi dei siti sopra citati”, ha aggiunto la dichiarazione. Anche i precedenti attacchi aerei israeliani sui siti nucleari non hanno causato alcuna fuoriuscita di materiale radioattivo nell'ambiente circostante, secondo quanto affermato dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica

La Presse
Gli Usa attaccano l'Iran, Teheran: "Non ci sono segni di contaminazione nucleare"
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