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Su richiesta della Procura, la GUP del Tribunale di Ragusa ha deciso di rinviare a giudizio sei attivisti di Mediterranea Saving Humans con l'accusa di “favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.” La decisione si riferisce a quanto accaduto l’11 settembre 2020, quando la nave Mare Jonio intervenne per soccorrere 27 persone migranti che da 38 giorni si trovavano a bordo della petroliera danese Maersk Etienne, abbandonati in mezzo al mare senza alcuna possibilità di sbarco, nonostante le gravi condizioni fisiche e psicologiche. Mediterranea ha scelto ancora una volta, di stare dalla parte della vita, portando in salvo quelle persone nel porto di Pozzallo, dove sbarcarono con l’autorizzazione delle Autorità italiane. Tre mesi dopo la compagnia Maersk Tankers fece una trasparente donazione a sostegno delle attività di soccorso civile in mare. Su questa vicenda è stata costruita una montatura politico-giudiziaria, che siamo pronti a smantellare in sede di processo. Oggi intanto, a questo tentativo di criminalizzare la solidarietà, rispondiamo con i fatti: Mediterranea Saving Humans ha una nuova, grande e meravigliosa nave pronta a salpare. Questa nuova nave continuerà a soccorrere chi chiede aiuto in mare. È la risposta più forte e concreta che possiamo dare a chi, nel governo italiano e nelle istituzioni europee, lavora con accanimento per impedire che le vite delle persone migranti vengano salvate. Noi facciamo parte della Flotta Civile di Soccorso. Ci impegniamo insieme per salvare vite, mentre altri tramano per respingerle, causando ogni giorno sofferenze e morte. La nuova nave nasce da una convinzione profonda: in un mare Mediterraneo trasformato in una gigantesca fossa comune, contro i campi di prigionia finanziati dall’UE in Libia, contro gli accordi con dittatori e trafficanti, noi rilanciamo raddoppiando la solidarietà e l’impegno.Grazie alla cooperazione tra Sea-Eye e Mediterranea, questa nave è anche un simbolo: dimostra che un altro Mediterraneo è possibile, che un altro mondo è possibile. Non ci fermeranno con la diffamazione, lo spionaggio, i processi. Ci hanno definito una “minaccia alla sicurezza nazionale”, tentano di calunniarci, d’isolarci, d’intimidirci. Ma non ci riusciranno. La forza di chi salva vite è più grande del potere di chi le lascia morire. Oggi Mediterranea raddoppia. La nave Sea-Eye 4 diventa MEDITERRANEA e continua la sua missione come nave di cura, solidarietà e dignità. Ci vorrebbero silenziosi e impauriti. Ci trovano più determinati, più felici, più vivi che mai. Mediterranea Saving Humans (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Rinviato a giudizio equipaggio Mar Jonio per "profitto sui migranti". Casarini: Processo ai soccorsi

Di Casarini si era invaghito persino Papa Francesco e molti preti. Lui brindava a champagne, non per atti di eroismo, ma per un assegno a lui intestato di 125mila euro per andare a prelevare in mezzo al mare 25 clandestini salvati da una petroliera - La sveglia di Sallusti

Alessandro Sallusti
La sveglia di Sallusti - L’inganno di "San" Luca Casarini

"Giudici e pubblici ministeri hanno il dovere di essere e apparire irreprensibili e imparziali, in ogni contesto, anche nell'uso dei social media, con la consapevolezza che, nei casi in cui viene posto in discussione il comportamento di un magistrato, ne può risultare compromessa la credibilità della magistratura". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso dell’incontro al Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Mattarella: Giudici e Pm devono essere e apparire irreprensibili e imparziali, anche su social

“La nostra Costituzione – nel lungimirante e prezioso sistema istituzionale che ha disegnato – persegue l’obiettivo di mantenere l’equilibrio tra i vari poteri dello Stato, assegnando all’Ordine giudiziario la tutela dei diritti fondamentali di ciascuno. Nessun potere dello Stato – nessuno – è immune da vincoli e controlli. La stessa sovranità popolare viene esercitata “nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione”, come questa dispone nel suo primo articolo”. Lo ha sottolineato in serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo la Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio nominati con i Dm 15/04/2024 e Dm 22/10/2024. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella ai magistrati: Nessun potere dello Stato è immune da vincoli e controlli

La coerenza giurisprudenziale nell’interpretazione delle norme deve essere obiettivo di ogni magistrato poiché rinforza la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario: rientra nel dovere di garantire attuazione al principio di uguaglianza, dettato dall’art. 3 della Costituzione, assicurando la parità di trattamento tra casi simili”. Lo ha ricordato in serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo la Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio nominati con i Dm 15/04/2024 e Dm 22/10/2024. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella ai magistrati: Assicurare parità di trattamento tra casi simili

“L’appartenenza all’Ordine giudiziario impone un alto senso di responsabilità, dalla cui osservanza dipende, in ampia misura, la credibilità della stessa funzione giudiziaria. L’esercizio rigoroso del senso di responsabilità è, quindi, un risvolto necessario dell’indipendenza e autonomia della magistratura, che esige qualificazione professionale, rispetto puntuale della deontologia, irreprensibilità dei comportamenti individuali”. Lo ha ricordato in serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo la Quirinale i magistrati ordinari in tirocinio nominati con i Dm 15/04/2024 e Dm 22/10/2024. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella ai magistrati: Senso responsabilità necessario per indipendenza e autonomia

"Basta complicità, tutti a Roma in piazza per Gaza il 7 giugno su una piattaforma chiara, quella iscritta nella nostra mozione parlamentare, quella che unitariamente abbiamo presentato al Parlamento e dunque di fronte a tutti gli italiani e tutte le italiane. Lavoriamo ed auspichiamo convergenza larghe convergenze verso una manifestazione che ha l’obiettivo di dire basta: basta al massacro, all’orrore, all’ecatombe umanitaria, al naufragio del diritto internazionale, ai crimini di guerra di cui il governo di Benjamin Netanyahu si sta macchiando giorno dopo giorno nel silenzio complice di troppa parte della comunità internazionale. E nel silenzio complice e codardo del nostro governo, che anche quando l’Europa ha dato timidi segni di risveglio si è girato dall’altra parte e ha scelto di sedersi dalla parte sbagliata della storia. Questa manifestazione come le altre che ci saranno, che sono in preparazione, il 15 di giugno a Marzabotto, il 21 ancora a Roma, rappresentano segnali importanti non solo di speranza ma di pressione affinché le istituzioni facciano il loro dovere e restituiscano dignità al nostro paese. Il nostro paese non merita di essere rappresentato da questo governo dopo quello che sta accadendo da oltre 600 giorni nell’inferno di Gaza" così il deputato Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra, intervenendo alla dichiarazione congiunta con Conte, Schlein e Bonelli per annunciare la manifestazione contro la guerra a Gaza del 7 giugno a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Guerra in Palestina, Fratoianni (Avs): "In piazza il 7 giugno per dire basta a silenzio del Governo"

"Invitiamo tutte e tutti a partecipare insieme a noi a questa grande manifestazione per fermare il massacro di palestinesi in corso a Gaza, i crimini di guerra del governo di estrema destra di Netanyahu. Il 7 giugno ci troveremo alle 14, partirà un corteo che poi arriverà a piazza San Giovanni. Sarà l'occasione per dire basta alla complicità, ai silenzi di questo governo che sta tradendo la tradizione diplomatica e di pace del nostro paese. La storia giudicherà dove siamo stati davanti a questo sterminio costante, all’uso della fame come arma di guerra, oltre 15mila bambine e bambini uccisi" così la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo alla dichiarazione congiunta con Conte, Bonelli e Fratoianni per annuncire la manifestazione contro la guerra a Gaza del 7 giugno a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

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Guerra in Palestina, Schlein: "Il 7 giugno in piazza a Roma contro il massacro a Gaza"

"Invitiamo il 7 giugno tutti i cittadini che ritengono che a Gaza si stia calpestando l'umanità e i principi del diritto internazionale, tutti coloro che pensano che questo sterminio debba finire e che si distanzino da questa complicità del nostro Governo al criminale Netanyahu a venire con noi in corteo e poi in piazza. Sarà un momento per accendere le luci, come abbiamo già fatto, affinché si possa richiamare l'attenzione su quel che sta accadendo. Diciamo basta a questo massacro e basta al silenzio del nostro Governo e dell'Unione Europeo. Sono tutti invitati a partecipare" così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, intervenendo alla dichiarazione congiunta con Schlein, Bonelli e Fratoianni per annuncire la manifestazione contro la guerra a Gaza del 7 giugno a Roma. (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Guerra Gaza, Conte: "Invitiamo chi vuole condannare i crimini di Netanyahu alla piazza del 7 giugno"
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