Previste misure chiare e definiti controlli stringenti per il contrasto dei cosiddetti diplomifici

Previste misure chiare e definiti controlli stringenti per il contrasto dei cosiddetti diplomifici
"Il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge che chiede di aumentare all'8% del Pil la spesa per il servizio sanitario nazionale. Significa investire ogni anno 37 miliardi in più. Sono esattamente i 37 miliardi che il Movimento 5 Stelle non ha voluto prendere dall'Europa, rifiutando il Mes sanitario. Di questi 37 miliardi, 4 vengono da un'ottimizzazione della spesa pubblica non ben dichiarata, mentre gli altri 33 li prendono aumentando le tasche dei cittadini. Questa è demagogia pura. Certo che serve aumentare l'investimento nella sanità nel nostro Paese, ma togliere i soldi dalle famiglie italiane è davvero la più becera demagogia" cosìm la deputata Elena Bonetti di Azione. (Alexander Jakhnagiev)
“Abbiamo ottenuto una vittoria storica e questa vittoria durerà per generazioni. Abbiamo rimosso due minacce esistenziali immediate. La minaccia di annientamento con bombe nucleari e la minaccia di annientamento con 20.000 missili balistici.” Così il Primo Ministro di Israele Benjamin Netanyahu. Courtesy: Youtube Primo Ministro israeliano (Alexander Jakhnagiev)
“Quell'impatto ha posto fine alla guerra. Non voglio fare l'esempio di Hiroshima, non voglio fare l'esempio di Nagasaki, ma è stato essenzialmente lo stesso evento che ha posto fine a quella guerra.” Così il Presidente degli Stani Uniti Donald Trump, durante un incontro con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte all'Aja. Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)
"Per quanto mi riguarda, è assolutamente chiaro che gli Stati Uniti sono totalmente impegnati nella Nato e pienamente fedeli all’Articolo 5. E sì, c’è anche l’aspettativa, che sarà soddisfatta oggi, che i canadesi e gli europei aumentino la loro spesa militare, assicurandosi non solo di essere in grado di difendersi dalla Russia e da altre minacce, ma anche di riequilibrare, giustamente, il livello di spesa, affinché sia equivalente a quello sostenuto dagli Stati Uniti" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)
"Naturalmente si tratta di decisioni difficili, dobbiamo essere onesti: i politici devono fare delle scelte in un contesto di risorse limitate. E non è semplice, perché all’inizio di quest’anno solo sette o otto Paesi non raggiungevano ancora l’obiettivo del 2% del Pil in spesa per la difesa, ma ora lo raggiungeranno entro quest’anno. Molti di loro inizialmente avevano indicato come orizzonte temporale gli anni 2030, ma ora si sono impegnati a raggiungere quell’obiettivo già nel 2025. Dal 2016, dall’inizio della prima presidenza di Trump, abbiamo già aggiunto complessivamente mille miliardi di dollari in spesa per la difesa. Ma oggi siamo a una terza fase: con il nuovo piano, verranno aggiunti altri trilioni. I Paesi devono trovare i fondi, e non è affatto facile. Si tratta di decisioni politiche difficili, lo riconosco pienamente. Ma allo stesso tempo, c’è una convinzione assoluta, condivisa da tutti i miei colleghi al tavolo: vista la minaccia rappresentata dalla Russia e il quadro della sicurezza internazionale, non ci sono alternative. Dobbiamo farlo. Davvero" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)
"Questo sarà un vertice di portata trasformativa, con un'attenzione particolare alla spesa: l’obiettivo è garantire che la NATO disponga collettivamente delle risorse finanziarie e delle capacità necessarie per far fronte alla minaccia a lungo termine rappresentata dalla Russia, ma anche al massiccio potenziamento militare della Cina. Inoltre, la Corea del Nord, la Cina e l’Iran stanno sostenendo lo sforzo bellico in Ucraina, il che rende ancora più urgente l’aumento degli investimenti nella difesa. Questo sarà il primo punto all’ordine del giorno di oggi: definire un nuovo piano di spesa per i prossimi anni. Un altro tema centrale sarà la produzione industriale per la difesa. Sappiamo di non avere ancora una base industriale in grado di produrre quanto necessario. Abbiamo aziende eccellenti, ma è fondamentale investire in nuove linee produttive e aumentare i turni di lavoro, così da produrre le munizioni e tutti gli altri equipaggiamenti di cui abbiamo bisogno. Infine, l’Ucraina sarà un tema di grande rilievo durante il vertice. Si discuterà di come garantire il continuo sostegno dei Paesi NATO negli anni a venire, affinché l’Ucraina possa continuare a difendersi e, al tempo stesso, lavorare per raggiungere una pace duratura e stabile" così il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un breve punto stampa prima dell'inizio della seconda giornata del summit Nato a L'Aia. (Alexander Jakhnagiev)
L’europarlamentare AVS attacca la spesa militare e propone un’Italia disarmata. Dice no alla Nato, accusa Meloni e reinventa persino il motto romano. Ma la realtà smentisce le sue utopie
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump si sistema la giacca per la foto di famiglia con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte e il Primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof, in occasione del vertice Nato. Le immagini Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)
Il Primo ministro ungherese Viktor Orban scherza con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte e il Primo ministro dei Paesi Bassi Dick Schoof durante lo scatto della foto di famiglia, in occasione del vertice Nato. Le immagini Courtesy: The White House (Alexander Jakhnagiev)