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"Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell'impasto ideologico che sospinse il nazismo - e i loro complici, tra cui il regime fascista - a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l'Europa e svuotarla della sua storia". Lo dice a Marzabotto, durante il suo intervento alle celebrazioni per gli 80 anni dalla strage, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "In queste terre, tra i fiumi Setta e Reno, si compì l'eccidio di civili più grande e spietato tra quelli perpetrati nel nostro Paese durante la guerra - ricorda - queste terre hanno conosciuto il terrorismo delle SS e dei brigatisti neri fascisti. Non c'erano ragioni militari che potessero giustificare tanta crudeltà". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Marzabotto simbolo strategia annientamento e volontà di dominio"

"Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l'antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione europea suona monito severo. I fantasmi dell'orrore non hanno lasciato la storia. Ecco la ragione del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini". Lo ha affermato a Marzabotto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della commemorazione dell'80/mo anniversario dellèeccidio di Monte Sole, insieme all'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. "Ecco le ragioni -ha ricordato il Capo dello Stato- per cui i Presidenti Einaudi, Pertini, Scalfaro nel cinquantesimo anniversario della strage, Ciampi insieme al presidente tedesco Rau, vollero salire quassù. Per ribadire solennemente 'mai più'. Oggi, la sua presenza, caro presidente Steinmeier, è una ulteriore spinta ad andare avanti insieme nel costruire il futuro" Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Strage Marzabotto, Mattarella: "Mai dimenticare, fantasmi orrore non hanno lasciato storia"

"Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione Europea suona monito severo. I fantasmi dell’orrore non hanno lasciato la storia". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia a Marzabotto per l'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole."Ecco la ragione - ha aggiunto - del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini. Ecco le ragioni per cui i Presidenti Einaudi, Pertini, Scalfaro nel cinquantesimo anniversario della strage, Ciampi insieme al presidente tedesco Rau, vollero salire quassù. Per ribadire solennemente 'mai più'". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella a Marzabotto con Presidente tedesco Steinmeier : "Qui per dire mai più"

Era l'incontro più atteso ed è finito con un abbraccio quello tra i sopravvissuti alla strage di Marzabotto e i due presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e l'omologo tedesco Frank-Walter Steimeier. "Grazie per essere venuti qui oggi e per aver onorato i nostri cari che non ci sono piu", ha detto Anna Rosa Nannetti portando ai ue i saluti della delegazione. "Grazie per la vostra generosità e accoglienza", ha risposto Steinmeier. Presenti all'incontro anche la figlia di Mattarella, Laura, e il vicepremier e ministro Esteri, Antonio Tajani. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Strage Marzabotto, Mattarellla e Steinmeier incontrano sopravvissuti e parenti delle vittime

"Fu un figlio di questa terra, Konrad Adenauer a suo tempo Sindaco di questa città - ad alimentare - insieme ad altri statisti illuminati, come l’italiano Alcide De Gasperi - la visione moderna dell’Europa, sul solido fondamento della condivisione di valori e civiltà, di prospettive, di interessi, di risorse. ‘L'unità dell'Europa era un sogno di pochi. È diventata la speranza di molti. Oggi è una necessità per tutti’. Segnava così la strada, nel 1954, Adenauer”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al municipio di Colonia, nell’ambito della sua visita di Stato in Germania. “La storia di quegli anni e del successivo percorso di integrazione europea conferma l’importanza - per la creazione dell’identità europea - della circolazione delle persone, delle idee, della creatività e della cultura di cui sono portatrici”, ha detto ancora Mattarella. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella cita Adenauer: "Ue da sogno a speranza, ora necessità"

“Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione Europea suona monito severo. I fantasmi dell’orrore non hanno lasciato la storia“. Lo ha detto il Presidente Sergio Mattarella nel suo discorso tenuto a Monte Sole a Marzabotto. Il Presidente è intervenuto insieme al Presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier, in occasione delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della strage di Marzabotto. Nel 1944 tra il 29 settembre e il 5 ottobre le truppe naziste guidate dal maggiore Walter Reder trucidarono 770 civili. Tra le vittime anche donne, bambini e anziani nei territori tra i comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno. (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella e Steinmeier depongono una corona a Marzabotto per l'80esimo anniversario dell'eccidio
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