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Anton Francesco Albertoni, presidente di Ucina-Confindustria Nautica torna a parlare degli "arrembaggi" ai megayacht e spiega perché il blasonato "Royal" Lloyd Register inglese (istituito nel 1764) è il preferito dagli armatori di tutto il mondo

Antonio Risolo
"L'Italia fa le barche. Poi le perde"

D'estate la prepotenza e l’esi­bizionismo si spostano dalle strade al mare. Sem­pre più incidenti segnano le nostre coste a causa di naviganti improvvisati e senza il minimo rispet­to per gli altri. Troppo spesso ci si lan­cia con arroganza al timone di natan­ti per cui non è necessaria la patente nautica

Redazione
Il mare ama chi lo ama. Chiede solo rispetto e educazione

Il Briatore-pensiero dopo la tempesta. "Noi dovremmo essere la bandiera per eccellenza, invece vanno di moda Cayman e Malta... Basta parlare, è tempo di fare. Occorrono programmi per i prosimi 50 anni. O sarà la fine"

Benny Casadei Lucchi
"Che cosa farei se fossi ministro del Turismo"

Ucina: «A fronte di un parco barche di almeno 600mila unità disponiamo appena di 150mila ormeggi. Basta davvero poco per migliorare la situazione». Ed è polemica sulle maxi-tariffe a Capri, Portofino e Porto Cervo. La nuovissima struttura ricavata nell'Arsenale della Maddalena è il sogno dei diportisti

Gigi Pavesi
Porti, quel Piano nautica dimenticato

Cnr (Ferrettigroup) da record. Il Megayacht, nonostante i suoi 72 metri, ha un carattere particolarmente aggressivo. n settembre attraccherà alla banchina del mitico Port Hercule in occasione del «Montecarlo Yacht Show»

Redazione
Azteca rompe gli schemi delle navi da diporto
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