Il vaccino contro l'herpes zoster ha mostrato due importanti proprietà: può prevenire e rallentare il declino cognitivo. Ora è necessario approfondire questi due aspetti
Il vaccino contro l'herpes zoster ha mostrato due importanti proprietà: può prevenire e rallentare il declino cognitivo. Ora è necessario approfondire questi due aspetti
Questa è senza dubbio la transizione più difficile quando una persona cara è affetta da Alzheimer: non riconoscere più i propri cari. Sebbene al momento sia impossibile impedirlo, nei prossimi anni potrebbero emergere approcci per mitigare questo fenomeno.
Nel suo libro Emma Heming Willis ha rivelato che la famiglia ha deciso di donare il cervello dell'attore dopo la sua morte, nella speranza che questo possa aiutare la ricerca scientifica
L'attore americano è stato avvistato sereno e sorridente durante una passeggiata in spiaggia a Los Angeles. Si tratta della prima apparizione pubblica dopo mesi
Il consumo dell'olio d'oliva fa bene al cuore e al cervello. Una ricerca lo ha dimostrato, ma servono ulteriori approfondimenti
In un’intervista a Good Morning America, Emma Heming, moglie di Bruce Willis, ha raccontato le attuali condizioni dell’attore: fisicamente sta bene, ma la demenza frontotemporale continua a compromettere le sue capacità cognitive e linguistiche
Uno studio dell’Università di Edimburgo ha scoperto che i gatti possono sviluppare forme di demenza simili all’Alzheimer umano, con accumuli di beta-amiloide nel cervello. Questa scoperta apre nuove possibilità per studiare la malattia in un modello naturale e sviluppare terapie efficaci sia per gli esseri umani sia per gli animali
Secondo alcuni media americani, Bruce Willis non sarebbe più in grado di parlare, leggere o camminare a causa dell’avanzare della demenza frontotemporale. La famiglia non ha confermato un peggioramento, ma la malattia resta progressiva e complessa
Secondo la scienza trattare efficacemente disturbi come l'insonnia e le apnee ostruttive del sonno è fondamentale per prevenire il declino cognitivo
Contrariamente a quanto si pensa, le malattie neurodegenerative non colpiscono solo gli anziani. Rilevare rapidamente i primi sintomi e predisporre il supporto adeguato è essenziale per preservare la qualità della vita dei giovani pazienti e dei loro cari.