
Il portavoce della coalizione sostiene che 7 su 10 siano stati eliminati dai raid

Lo Stato islamico, tramite l'agenzia jihadista Amaq, ha diffuso un video in cui si vede la cittadella di Palmira in cima alla collina sullo sfondo, in primo piano un'area delimitata dal filo spinato intorno a quella che i jihadisti dello Stato islamico sostengono essere una "base militare russa" che loro avrebbero conquistato

Il racconto degli iracheni fuggiti dal Califfato: "A scuola non c'è matematica. Il + è abolito, ricorda i cristiani"

Sono mezzo milione, secondo i dati diffusi un mese fa dall’Unicef, i bambini che, in Siria, restano intrappolati nelle aree contese tra l’esercito siriano e i ribelli

Israele fa sentire tutto il suo peso di potenza atomica e regionale in Medio Oriente, dando un chiaro segnale all'Iran. Lunedì scorso lo Stato ebraico è diventato il primo Paese, insieme agli Stati Uniti, a possedere i nuovi jet F35, frutto dell’attuale progetto sviluppato dalla Lockheed Martin’s, azienda americana attiva nei settori dell’ingegneria aerospaziale e nella difesa. Sono arrivati in serata i primi due jet che andranno a rinforzare l’apparato bellico israeliano

“Non dovremmo concedere tregua alcuna ai terroristi, Palmira ha confermato i nostri timori”. È quanto ha dichiarato poche ore fa il portavoce del Ministero della Difesa russo, il generale maggiore Igor Konashenkov, dopo la caduta della città

Sono gli ultimi colpi di coda dell’Amministrazione Obama prima dell’insediamento di Donald Trump che, probabilmente, cambierà il corso della politica estera americana. E in questi ultimi sussulti il “Nobel della Pace sulla fiducia”, conferma la linea di condotta adottata da Washington in questi anni in Siria: appoggio incondizionato ai gruppi di Al Qaeda e alle bande mercenarie dei cosiddetti “ribelli moderati”

Presto Aleppo sarà liberata. Si chiude una fase decisiva della guerra siriana, dal momento che la conquista della città da parte dell’esercito di Damasco pone fine alle speranze di un regime-change perseguito in maniera ossessiva dagli avversari di Assad. Questi ha ormai vinto la sua guerra, resta da capire chi ha perso.

DACCA – La povertà non c’entra. L’ignoranza neanche. I terroristi che combattono in nome dell’islam radicale in Bangladesh sono i rampolli della borghesia della capitale cresciuti nelle migliori università private. “In passato i jihadisti arrivavano dalle scuole coraniche, ma ora non è più così”, spiega il reporter Ziaul Kabir, autore del libro Militancy & Media, un volume che analizza i link tra terrorismo e mezzi d’informazione

Spartiacque. Un termine usato più volte dall’inizio del conflitto siriano e che forse si userà ancora. Si è parlato a lungo di spartiacque tra le primavere arabe e la rivolta in Siria, tra le manifestazioni nelle strade e l’insurrezione armata, tra l’insurrezione armata e l’ingresso in Siria di al Nusra e dell’Isis
