
La città di Anversa, dove nacque il famigerato movimento "Sharia4Belgium", antesignano degli assassini di oggi che sfruttano illegittimamente il nome dell'Islam, torna protagonista. Proprio un membro del gruppo "Sharia4Belgium" ed ex braccio destro del leader Fouad Belkacem, il belga di Anversa, Hicham Chaib, 34 anni (condannato in contumacia a 15 anni di reclusione e scappato nel 2013 a Raqaa, roccaforte Isis in Siria, con la moglei) appare in un video di propaganda dello Stato Islamico sostenendo che gli attentati di Parigi del 13 novembre scorso e poi queli di Bruxelles di martedì scorso erano "solo una prova"

La cellula che ha progettato e messo a segno le stragi di Parigi e Bruxelles non è stata eliminata. Ci sono ancora 20 terroristi "in sonno"

Il presidente della Camera propone di far lavorare insieme i servizi di intelligence. "Bisogna colpire il sedicente Califfato nelle sue fonti di finanziamento"

La riconquista apre gran parte del deserto orientale della Siria. I jihadisti dell'Isis in ritirata verso Sukhnah e Deir Ezzor. La città archeologica, patrimonio dell'Unesco, era in mano al Califfo dal maggio del 2015

L'Isis pubblica un sedcondo video di rivendicazione. La minaccia di Hicham Chaib: "Finché voi bombarderete i nostri musulmani, noi uccideremo il vostro popolo"

Faysal Cheffou, il terzo uomo del commando di terroristi, entrato in azione a Bruxelles si appelava "a chi difende la dignità umana" in un reportage denuncia su una prigione per rifugiati. Poi ha scelto il martirio in nome di Allah

Il tassista, durante un interrogatorio, ha riconosciuto il terzo uomo del commando. È Faycal Cheffou, è un giornalista free lance: nei suoi articoli denunciava i maltrattamenti per gli immigrati musulmani

Un cittadino musulmano scozzese di origini pachistane è stato ucciso da un fanatico islamico per aver scritto su facebook ''Buona Pasqua''

Il Cremlino lo ha battezzato "l'eroe di Palmira", il soldato russo che ha ordinato contro di se i raid aerei per non cadere vivo nelle mani del nemico.

Documenti abbandonati da miliziani dello Stato islamico (Isis) in ritirata nel nord della Siria, e ritrovati dai combattenti curdi, uniti alle testimonianze di jihadisti catturati, mostrano le prove del legame fra Turchia e Isis nel commercio del petrolio. A denunciarlo è una inchiesta approfondita di Russia Today
